Scopo: Il Regolamento UE 178/2002 assegna la responsabilità primaria della sicurezza alimentare all'Operatore del settore alimentare (OSA). Dall'altro lato, i controlli ufficiali previsti dal Regolamento n. 625/2017 garantiscono l’applicazione della legislazione sugli alimenti. Recentemente sono emersi anche standard privati che integrano le normative pubbliche. Il presente documento esamina il ruolo degli standard privati nella regolamentazione della sicurezza alimentare, evidenziandone i benefici e le sfide in questo approccio collaborativo. Metodi: Sono state analizzate le informazioni disponibili relativamente ai controlli ufficial, alle certificazioni volontarie e all’interazione fra i due, eseguendo una ricerca bibliografica sulle principali banche dati in ambito scientifico e normativo; sono stati messi in evidenza i requisiti dalla normativa in vigore, le prospettive globali e le tendenze future. Risultati: I programmi volontari di certificazione si sono sviluppati rapidamente in risposta alla domanda dei consumatori per alimenti più sicuri e prodotti in modo più etico. La grande distribuzione organizzata (GDO) spesso impone questi standard ai fornitori, rendendo la conformità una necessità di ingresso sul mercato. Se gli standard privati offrono vantaggi, pongono anche delle sfide, tra cui l'aumento dei costi, la potenziale esclusione dei piccoli produttori e la questione della trasparenza e della credibilità dei sistemi di certificazione. Tali questioni evidenziano la necessità di un controllo continuo e di una potenziale armonizzazione delle norme private per garantirne l'efficacia e l'affidabilità. Recentemente, in alcuni Paesi europei, le autorità competenti (AC) riconoscono le norme private e le incorporano nei controlli ufficiali. I sistemi certificati della sicurezza alimentare, come gli standard BRC o ISO 22000, hanno dimostrato il potenziale per integrare il controllo ufficiale migliorando la sicurezza alimentare. Gli studi indicano che i programmi volontari di certificazione possono migliorare l'efficienza dei controlli ufficiali, anche se persistono discrepanze tra ispezioni ufficiali e audit di terze parti. Alcune autorità nazionali hanno riconosciuto i vantaggi della cooperazione con i sistemi di assicurazione privati, che possono rafforzare le capacità di ispezione e concentrare le risorse sui rischi più elevati. Inoltre, i programmi volontari ottengono maggiore legittimità e autorità dalla cooperazione con i sistemi di controllo ufficiali. Nonostante i potenziali benefici, permangono delle criticità, quali i conflitti di interesse, la mancanza di trasparenza e responsabilità. L'integrazione della certificazione privata nei controlli ufficiali dovrebbe essere affrontata con cautela, garantendo responsabilità chiare e l'allineamento con gli standard pubblici. Per mitigare questi rischi, l’AC deve monitorare le prestazioni dei sistemi privati attraverso audit di sistema e controlli casuali, assicurando che siano mantenute aggiornate le conoscenze. Conclusioni: nonostante alcuni rischi, l'integrazione dei sistemi privati nei controlli ufficiali potrebbe essere reciprocamente vantaggiosa. I futuri progressi in materia di sicurezza alimentare, salute pubblica e benessere in Europa dipenderanno da una collaborazione efficace tra politici, ricercatori, industria, agenzie nazionali e altre parti interessate. Un approccio collaborativo è essenziale per garantire una sicurezza alimentare globale a livello mondiale.
Analisi comparativa dei controlli ufficiali e delle certificazioni volontarie per garantire la conformità alla sicurezza alimentare / Conter, M.; Rega, M.; Lamperti, L.; Andriani, L.; Bacci, C.; Bonardi, S.. - (2024), pp. 31-32. (Intervento presentato al convegno Il Veterinario igienista e le nuove frontiere professionali tenutosi a Castellammare di Stabia (NA) nel 11-13 settembre 2024).
Analisi comparativa dei controlli ufficiali e delle certificazioni volontarie per garantire la conformità alla sicurezza alimentare
M. Conter
;M. Rega;L. Lamperti;L. Andriani;C. Bacci;S. Bonardi
2024-01-01
Abstract
Scopo: Il Regolamento UE 178/2002 assegna la responsabilità primaria della sicurezza alimentare all'Operatore del settore alimentare (OSA). Dall'altro lato, i controlli ufficiali previsti dal Regolamento n. 625/2017 garantiscono l’applicazione della legislazione sugli alimenti. Recentemente sono emersi anche standard privati che integrano le normative pubbliche. Il presente documento esamina il ruolo degli standard privati nella regolamentazione della sicurezza alimentare, evidenziandone i benefici e le sfide in questo approccio collaborativo. Metodi: Sono state analizzate le informazioni disponibili relativamente ai controlli ufficial, alle certificazioni volontarie e all’interazione fra i due, eseguendo una ricerca bibliografica sulle principali banche dati in ambito scientifico e normativo; sono stati messi in evidenza i requisiti dalla normativa in vigore, le prospettive globali e le tendenze future. Risultati: I programmi volontari di certificazione si sono sviluppati rapidamente in risposta alla domanda dei consumatori per alimenti più sicuri e prodotti in modo più etico. La grande distribuzione organizzata (GDO) spesso impone questi standard ai fornitori, rendendo la conformità una necessità di ingresso sul mercato. Se gli standard privati offrono vantaggi, pongono anche delle sfide, tra cui l'aumento dei costi, la potenziale esclusione dei piccoli produttori e la questione della trasparenza e della credibilità dei sistemi di certificazione. Tali questioni evidenziano la necessità di un controllo continuo e di una potenziale armonizzazione delle norme private per garantirne l'efficacia e l'affidabilità. Recentemente, in alcuni Paesi europei, le autorità competenti (AC) riconoscono le norme private e le incorporano nei controlli ufficiali. I sistemi certificati della sicurezza alimentare, come gli standard BRC o ISO 22000, hanno dimostrato il potenziale per integrare il controllo ufficiale migliorando la sicurezza alimentare. Gli studi indicano che i programmi volontari di certificazione possono migliorare l'efficienza dei controlli ufficiali, anche se persistono discrepanze tra ispezioni ufficiali e audit di terze parti. Alcune autorità nazionali hanno riconosciuto i vantaggi della cooperazione con i sistemi di assicurazione privati, che possono rafforzare le capacità di ispezione e concentrare le risorse sui rischi più elevati. Inoltre, i programmi volontari ottengono maggiore legittimità e autorità dalla cooperazione con i sistemi di controllo ufficiali. Nonostante i potenziali benefici, permangono delle criticità, quali i conflitti di interesse, la mancanza di trasparenza e responsabilità. L'integrazione della certificazione privata nei controlli ufficiali dovrebbe essere affrontata con cautela, garantendo responsabilità chiare e l'allineamento con gli standard pubblici. Per mitigare questi rischi, l’AC deve monitorare le prestazioni dei sistemi privati attraverso audit di sistema e controlli casuali, assicurando che siano mantenute aggiornate le conoscenze. Conclusioni: nonostante alcuni rischi, l'integrazione dei sistemi privati nei controlli ufficiali potrebbe essere reciprocamente vantaggiosa. I futuri progressi in materia di sicurezza alimentare, salute pubblica e benessere in Europa dipenderanno da una collaborazione efficace tra politici, ricercatori, industria, agenzie nazionali e altre parti interessate. Un approccio collaborativo è essenziale per garantire una sicurezza alimentare globale a livello mondiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.