Introduzione La sorveglianza attiva delle PFA coordinata in Italia dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dal Ministero della Salute è lo strumento principale attraverso cui si certifica il raggiungimento e il mantenimento dello stato di paese libero da polio. Seppur con tassi di incidenza variabili negli anni da 0,1/100.000 a 1,4/100.000, l’UO di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Parma (laboratorio OMS di referenza sub-nazionale per la polio) partecipa, dal 1996 in modo continuativo, al progetto di sorveglianza coordinando l’attività nella Regione Emilia Romagna (ER). Metodi Sono state analizzate le caratteristiche cliniche dei bambini con PFA identificati in ER, esplorando la presenza di febbre all’esordio, la progressione della paralisi, la localizzazione, l’eventuale asimmetria, l’esito a 60 giorni e la diagnosi finale in relazione a sesso, età e provenienza (WHO–recommended standards for surveillance of selected vaccine-preventable diseases, 2003). Risultati Dal 1996 al 2014, sono stati identificati 52 soggetti di età < 15 anni affetti da PFA con un’età mediana di 6 anni. La diagnosi finale è stata in più del 50% dei casi Sindrome di Guillain Barré. Il 53,8% dei bambini erano maschi, 42 italiani e 10 stranieri (19,2%). All’esordio era presente febbre nel 37,5% dei casi, paralisi asimmetrica nel 36,6% e progressiva nel 70% dei casi. A 60 giorni la paralisi era presente nel 29,3% dei casi. In tale gruppo l’età mediana era maggiore (11 vs 6) seppur in modo non statisticamente significativo. Il sesso femminile (OR 11,2 IC95% 2,0 – 61,4), l’assenza di febbre all’esordio, l’assenza di progressione e l’asimmetria (OR 6,1 IC95% 1,23 – 30,1) sono risultati associati alla persistenza dei sintomi a 60 giorni. Conclusioni La sorveglianza attiva delle PFA, rappresenta uno strumento fondamentale di conoscenza del territorio che integra evidenze epidemiologiche, virologiche e cliniche rilevanti nell’ambito del programma di eradicazione della poliomielite.
SINTOMATOLOGIA E PROGNOSI ASSOCIATE ALLE PARALISI FLACCIDE ACUTE (PFA) NELL’AMBITO DELLA SORVEGLIANZA ATTIVA CONDOTTA IN EMILIA ROMAGNA DAL 1996 AL 2014 / Veronesi, Licia; Affanni, Paola; Zoni, Roberta; Cesari, Catia; Colucci, Maria Eugenia; Mezzetta, Sandra; Ricco', Matteo; Fiore, L.; Rizzuto, E.; Tanzi, Maria Luisa. - (2015), pp. 173-173. (Intervento presentato al convegno 48° Congresso Nazionale S.I.T.I. "Alimentare la salute" tenutosi a Milano nel 15-17 ottobre 2015).
SINTOMATOLOGIA E PROGNOSI ASSOCIATE ALLE PARALISI FLACCIDE ACUTE (PFA) NELL’AMBITO DELLA SORVEGLIANZA ATTIVA CONDOTTA IN EMILIA ROMAGNA DAL 1996 AL 2014.
VERONESI, Licia;AFFANNI, Paola;ZONI, Roberta;CESARI, Catia;COLUCCI, Maria Eugenia;MEZZETTA, Sandra;RICCO', Matteo;TANZI, Maria Luisa
2015-01-01
Abstract
Introduzione La sorveglianza attiva delle PFA coordinata in Italia dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e dal Ministero della Salute è lo strumento principale attraverso cui si certifica il raggiungimento e il mantenimento dello stato di paese libero da polio. Seppur con tassi di incidenza variabili negli anni da 0,1/100.000 a 1,4/100.000, l’UO di Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Parma (laboratorio OMS di referenza sub-nazionale per la polio) partecipa, dal 1996 in modo continuativo, al progetto di sorveglianza coordinando l’attività nella Regione Emilia Romagna (ER). Metodi Sono state analizzate le caratteristiche cliniche dei bambini con PFA identificati in ER, esplorando la presenza di febbre all’esordio, la progressione della paralisi, la localizzazione, l’eventuale asimmetria, l’esito a 60 giorni e la diagnosi finale in relazione a sesso, età e provenienza (WHO–recommended standards for surveillance of selected vaccine-preventable diseases, 2003). Risultati Dal 1996 al 2014, sono stati identificati 52 soggetti di età < 15 anni affetti da PFA con un’età mediana di 6 anni. La diagnosi finale è stata in più del 50% dei casi Sindrome di Guillain Barré. Il 53,8% dei bambini erano maschi, 42 italiani e 10 stranieri (19,2%). All’esordio era presente febbre nel 37,5% dei casi, paralisi asimmetrica nel 36,6% e progressiva nel 70% dei casi. A 60 giorni la paralisi era presente nel 29,3% dei casi. In tale gruppo l’età mediana era maggiore (11 vs 6) seppur in modo non statisticamente significativo. Il sesso femminile (OR 11,2 IC95% 2,0 – 61,4), l’assenza di febbre all’esordio, l’assenza di progressione e l’asimmetria (OR 6,1 IC95% 1,23 – 30,1) sono risultati associati alla persistenza dei sintomi a 60 giorni. Conclusioni La sorveglianza attiva delle PFA, rappresenta uno strumento fondamentale di conoscenza del territorio che integra evidenze epidemiologiche, virologiche e cliniche rilevanti nell’ambito del programma di eradicazione della poliomielite.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.