li aploidi (piante con un numero gametofitico di cromosomi nello sporofito: n invece di 2n) ed i doppio-aploidi (aploidi che hanno raddoppiato il numero di cromosomi spontaneamente o in maniera indotta) trovano numerose applicazioni nel miglioramento genetico vegetale, ed in particolare, nella mutagenesi, nella selezione in vitro, nella trasformazione, nell’utilizzo della variabilità gametoclonale ed anche nel sequenziamento del genoma e negli studi di genomica funzionale. Pertanto, essi costituiscono uno strumento biotecnologico particolarmente interessante nel miglioramento genetico delle piante. Ai fini dell’ottenimento dell’omozigosi nell’olivo, come in tutte le piante arboree, caratterizzate da elevata eterozigosi, da un lungo periodo giovanile, da grandi dimensioni e spesso da autoincompatibilità, non vi è la possibilità di ricorrere a metodi tradizionali di miglioramento genetico, quali diverse generazioni di autoimpollinazione. L’embriogenesi gametica, rendendo possibile, in una sola fase, l’ottenimento dell’omozigosi da un genitore eterozigote, è sempre più oggetto di ricerca da parte dei breeder. Essa, infatti, consiste nella capacità dei gameti di modificare il loro sviluppo da gametofitico a sporofitico e può essere ottenuta tramite due strategie: la “ginogenesi”, cioè tramite rigenerazione dal gamete femminile, e l’“embriogenesi da polline” cioè dal gamete maschile (tramite coltura in vitro di antere e di microspore isolate). Nel presente studio sono riportati i risultati preliminari ottenuti dalla coltura in vitro di microspore isolate di diverse cultivar italiane di olivo

Coltura in vitro di microspore isolate per il miglioramento genetico di Olea europaea L / Chiancone, Benedetta; Testillano, P; Risueño, Mc; Abdelgalel, Am; Padoan, D; Khan, Pssv; Levy Guarda, N; Mtimet, M; Germanà, Ma. - 10:(2013).

Coltura in vitro di microspore isolate per il miglioramento genetico di Olea europaea L.

CHIANCONE, Benedetta;
2013-01-01

Abstract

li aploidi (piante con un numero gametofitico di cromosomi nello sporofito: n invece di 2n) ed i doppio-aploidi (aploidi che hanno raddoppiato il numero di cromosomi spontaneamente o in maniera indotta) trovano numerose applicazioni nel miglioramento genetico vegetale, ed in particolare, nella mutagenesi, nella selezione in vitro, nella trasformazione, nell’utilizzo della variabilità gametoclonale ed anche nel sequenziamento del genoma e negli studi di genomica funzionale. Pertanto, essi costituiscono uno strumento biotecnologico particolarmente interessante nel miglioramento genetico delle piante. Ai fini dell’ottenimento dell’omozigosi nell’olivo, come in tutte le piante arboree, caratterizzate da elevata eterozigosi, da un lungo periodo giovanile, da grandi dimensioni e spesso da autoincompatibilità, non vi è la possibilità di ricorrere a metodi tradizionali di miglioramento genetico, quali diverse generazioni di autoimpollinazione. L’embriogenesi gametica, rendendo possibile, in una sola fase, l’ottenimento dell’omozigosi da un genitore eterozigote, è sempre più oggetto di ricerca da parte dei breeder. Essa, infatti, consiste nella capacità dei gameti di modificare il loro sviluppo da gametofitico a sporofitico e può essere ottenuta tramite due strategie: la “ginogenesi”, cioè tramite rigenerazione dal gamete femminile, e l’“embriogenesi da polline” cioè dal gamete maschile (tramite coltura in vitro di antere e di microspore isolate). Nel presente studio sono riportati i risultati preliminari ottenuti dalla coltura in vitro di microspore isolate di diverse cultivar italiane di olivo
2013
Coltura in vitro di microspore isolate per il miglioramento genetico di Olea europaea L / Chiancone, Benedetta; Testillano, P; Risueño, Mc; Abdelgalel, Am; Padoan, D; Khan, Pssv; Levy Guarda, N; Mtimet, M; Germanà, Ma. - 10:(2013).
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