All’inizio di febbraio 2004 presso l’U.O. di Virologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma sono state osservate nello stesso giorno alla microscopia elettronica particelle calicivirus-simili in 2 campioni di feci (in un caso associate a particelle reovirus-simili) appartenenti ad altrettanti piccoli pazienti colpiti da enterite alcuni giorni dopo il ricovero per patologie a carico di apparati diversi dall’intestino. Per verificare la presenza nei reparti pediatrici di un possibile focolaio epidemico di enterite da norovirus, è stata condotta la ricerca dell’RNA virale mediante RT-PCR sia sui campioni di feci appartenenti a pazienti pediatrici ricoverati con sindrome gastroenterica acuta e pervenuti presso l’U.O. di Virologia per indagini virologiche nel corso del mese di gennaio e conservati congelati, sia prospetticamente su quei campioni che hanno presentato le stesse caratteristiche nella settimana successiva al ritrovamento iniziale. Di 53 bambini esaminati, 14 (26,4%) hanno rivelato la presenza dell’RNA virale nelle feci. Di questi ultimi è stato riscontrato che in 6 casi, inclusi i due primi sospetti di infezione nosocomiale, l’enterite è comparsa almeno 24 ore dopo il ricovero per altre patologie e in tutti i casi tranne uno (5 casi su 6) nell’arco di quattro giorni. L’analisi delle sequenze dei ceppi virali rivelati ha dimostrato che 13 appartenevano allo stesso genotipo. Sulla base dei dati anamnestici e clinici e in relazione alla caratterizzazione molecolare dei ceppi è molto probabile che alcuni pazienti ricoverati per sindrome gastroenterica siano stati la sorgente del focolaio epidemico da norovirus. Gli autori concludono evidenziando l’importanza epidemiologica dell’infezione nosocomiale sostenuta da norovirus e suggeriscono che una diagnosi rapida e precoce di infezione è indispensabile per ridurre la diffusione dell’enterite nei reparti pediatrici attraverso il tempestivo rafforzamento delle misure di controllo. I risultati verranno discussi anche in relazione agli esiti delle indagini per il completamento della sorveglianza al fine di definire l’estensione dell’episodio epidemico nosocomiale.

EPISODIO EPIDEMICO NOSOCOMIALE DI ENTERITE SOSTENUTO DA NOROVIRUS IN PAZIENTI PEDIATRICI RECOVERATI / Medici, Maria Cristina; Martinelli, M.; Abelli, L. A.; Aloisi, A.; Arcangeletti, Maria Cristina; DE CONTO, Flora; Pinardi, Federica; Valcavi, P.; Casula, F.; Calderaro, Adriana; Chezzi, Carlo; Dettori, Giuseppe. - In: MICROBIOLOGIA MEDICA. - ISSN 1120-0146. - 19 (2):(2004), pp. 249-249. (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso Nazionale della Associazione Microbiologi Clinici Italiani tenutosi a Padova nel 8-11 Giugno 2004).

EPISODIO EPIDEMICO NOSOCOMIALE DI ENTERITE SOSTENUTO DA NOROVIRUS IN PAZIENTI PEDIATRICI RECOVERATI

MEDICI, Maria Cristina;ARCANGELETTI, Maria Cristina;DE CONTO, Flora;PINARDI, Federica;CALDERARO, Adriana;CHEZZI, Carlo;DETTORI, Giuseppe
2004-01-01

Abstract

All’inizio di febbraio 2004 presso l’U.O. di Virologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Parma sono state osservate nello stesso giorno alla microscopia elettronica particelle calicivirus-simili in 2 campioni di feci (in un caso associate a particelle reovirus-simili) appartenenti ad altrettanti piccoli pazienti colpiti da enterite alcuni giorni dopo il ricovero per patologie a carico di apparati diversi dall’intestino. Per verificare la presenza nei reparti pediatrici di un possibile focolaio epidemico di enterite da norovirus, è stata condotta la ricerca dell’RNA virale mediante RT-PCR sia sui campioni di feci appartenenti a pazienti pediatrici ricoverati con sindrome gastroenterica acuta e pervenuti presso l’U.O. di Virologia per indagini virologiche nel corso del mese di gennaio e conservati congelati, sia prospetticamente su quei campioni che hanno presentato le stesse caratteristiche nella settimana successiva al ritrovamento iniziale. Di 53 bambini esaminati, 14 (26,4%) hanno rivelato la presenza dell’RNA virale nelle feci. Di questi ultimi è stato riscontrato che in 6 casi, inclusi i due primi sospetti di infezione nosocomiale, l’enterite è comparsa almeno 24 ore dopo il ricovero per altre patologie e in tutti i casi tranne uno (5 casi su 6) nell’arco di quattro giorni. L’analisi delle sequenze dei ceppi virali rivelati ha dimostrato che 13 appartenevano allo stesso genotipo. Sulla base dei dati anamnestici e clinici e in relazione alla caratterizzazione molecolare dei ceppi è molto probabile che alcuni pazienti ricoverati per sindrome gastroenterica siano stati la sorgente del focolaio epidemico da norovirus. Gli autori concludono evidenziando l’importanza epidemiologica dell’infezione nosocomiale sostenuta da norovirus e suggeriscono che una diagnosi rapida e precoce di infezione è indispensabile per ridurre la diffusione dell’enterite nei reparti pediatrici attraverso il tempestivo rafforzamento delle misure di controllo. I risultati verranno discussi anche in relazione agli esiti delle indagini per il completamento della sorveglianza al fine di definire l’estensione dell’episodio epidemico nosocomiale.
2004
EPISODIO EPIDEMICO NOSOCOMIALE DI ENTERITE SOSTENUTO DA NOROVIRUS IN PAZIENTI PEDIATRICI RECOVERATI / Medici, Maria Cristina; Martinelli, M.; Abelli, L. A.; Aloisi, A.; Arcangeletti, Maria Cristina; DE CONTO, Flora; Pinardi, Federica; Valcavi, P.; Casula, F.; Calderaro, Adriana; Chezzi, Carlo; Dettori, Giuseppe. - In: MICROBIOLOGIA MEDICA. - ISSN 1120-0146. - 19 (2):(2004), pp. 249-249. (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso Nazionale della Associazione Microbiologi Clinici Italiani tenutosi a Padova nel 8-11 Giugno 2004).
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Medici MC et al., 2004c abstract.pdf

non disponibili

Tipologia: Abstract
Licenza: NON PUBBLICO - Accesso privato/ristretto
Dimensione 141.01 kB
Formato Adobe PDF
141.01 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/1442832
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact