Gli adenovirus umani causano una grande varietà di sindromi cliniche che comprendono, tra le più frequenti, enterite e malattia respiratoria acuta come pure congiuntivite. I metodi avanzati di amplificazione genica offrono una vantaggiosa alternativa ai metodi considerati ormai tradizionali (coltura cellulare, microscopia elettronica-ME, immunofluorescenza- IF, agglutinazione al latice e saggio immunoenzimatico) per la rivelazione di adenovirus nei campioni clinici. In questa nota vengono riferiti gli esiti delle prime prove per la valutazione di un saggio diagnostico commerciale (“Adenovirus-oligomix”, Amplimedical, Italia) per l’amplificazione mediante nPCR di un frammento genomico codificante per l’esone capsidico di adenovirus. La specificità dei “primers” è stata dimostrata dall’esito negativo ottenuto dal saggio di 14 campioni clinici contenenti virus diversi da adenovirus che possono infettare gli apparati respiratorio e intestinale e l’occhio. L’nPCR ha rivelato DNA di adenovirus in 5 di 39 (12,8%) secrezioni respiratorie, 6 di 22 (27,3%) feci e nessuno di 2 (0%) tamponi congiuntivali appartenenti a pazienti pediatrici ricoverati in gennaio 2004 con sindrome respiratoria, gastroenterica o congiuntivite, rispettivamente, risultati negativi per altri virus mediante metodo colturale e/o IF sulle secrezioni respiratorie e/o ME sulle feci. Dal confronto degli esiti ottenuti mediante questi ultimi metodi per la rivelazione di adenovirus, l’nPCR ha dimostrato maggior sensibilità sia del metodo colturale (5 vs 2 secrezioni respiratorie positive e 6 vs 4 feci positive) sia dell’IF (5 vs 0 secrezioni respiratorie positive) e della ME (6 vs 2 feci positive). Complessivamente l’nPCR ha consentito di porre diagnosi di infezione nel 7,7% e nel 9,1% in più rispetto all’impiego in diversa combinazione dei metodi tradizionali sulle secrezioni respiratorie e sulle feci, rispettivamente. In conclusione, dalle prime prove condotte l’nPCR sembra essere utile per una diagnosi rapida di infezione da adenovirus con una sensibilità maggiore dei metodi correntemente in uso, almeno nelle infezioni respiratorie ed enteriche in età pediatrica. I risultati verranno discussi anche in relazione agli esiti della determinazione del limite di rivelabilità del saggio.

DIAGNOSI RAPIDA DI INFEZIONE DA ADENOVIRUS UMANI MEDIANTE REAZIONE POLIMERASICA A CATENA DI TIPO NESTED / Medici, Maria Cristina; Aloisi, A.; Martinelli, M.; Abelli, L. A.; Arcangeletti, Maria Cristina; Pinardi, Federica; DE CONTO, Flora; Valcavi, P.; Casula, F.; Calderaro, Adriana; Chezzi, Carlo; Dettori, Giuseppe. - In: MICROBIOLOGIA MEDICA. - ISSN 1120-0146. - 19 (2):(2004), pp. 248-249. (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso Nazionale della Associazione Microbiologi Clinici Italiani tenutosi a Padova nel 8-11 Giugno 2004).

DIAGNOSI RAPIDA DI INFEZIONE DA ADENOVIRUS UMANI MEDIANTE REAZIONE POLIMERASICA A CATENA DI TIPO NESTED

MEDICI, Maria Cristina;ARCANGELETTI, Maria Cristina;PINARDI, Federica;DE CONTO, Flora;CALDERARO, Adriana;CHEZZI, Carlo;DETTORI, Giuseppe
2004-01-01

Abstract

Gli adenovirus umani causano una grande varietà di sindromi cliniche che comprendono, tra le più frequenti, enterite e malattia respiratoria acuta come pure congiuntivite. I metodi avanzati di amplificazione genica offrono una vantaggiosa alternativa ai metodi considerati ormai tradizionali (coltura cellulare, microscopia elettronica-ME, immunofluorescenza- IF, agglutinazione al latice e saggio immunoenzimatico) per la rivelazione di adenovirus nei campioni clinici. In questa nota vengono riferiti gli esiti delle prime prove per la valutazione di un saggio diagnostico commerciale (“Adenovirus-oligomix”, Amplimedical, Italia) per l’amplificazione mediante nPCR di un frammento genomico codificante per l’esone capsidico di adenovirus. La specificità dei “primers” è stata dimostrata dall’esito negativo ottenuto dal saggio di 14 campioni clinici contenenti virus diversi da adenovirus che possono infettare gli apparati respiratorio e intestinale e l’occhio. L’nPCR ha rivelato DNA di adenovirus in 5 di 39 (12,8%) secrezioni respiratorie, 6 di 22 (27,3%) feci e nessuno di 2 (0%) tamponi congiuntivali appartenenti a pazienti pediatrici ricoverati in gennaio 2004 con sindrome respiratoria, gastroenterica o congiuntivite, rispettivamente, risultati negativi per altri virus mediante metodo colturale e/o IF sulle secrezioni respiratorie e/o ME sulle feci. Dal confronto degli esiti ottenuti mediante questi ultimi metodi per la rivelazione di adenovirus, l’nPCR ha dimostrato maggior sensibilità sia del metodo colturale (5 vs 2 secrezioni respiratorie positive e 6 vs 4 feci positive) sia dell’IF (5 vs 0 secrezioni respiratorie positive) e della ME (6 vs 2 feci positive). Complessivamente l’nPCR ha consentito di porre diagnosi di infezione nel 7,7% e nel 9,1% in più rispetto all’impiego in diversa combinazione dei metodi tradizionali sulle secrezioni respiratorie e sulle feci, rispettivamente. In conclusione, dalle prime prove condotte l’nPCR sembra essere utile per una diagnosi rapida di infezione da adenovirus con una sensibilità maggiore dei metodi correntemente in uso, almeno nelle infezioni respiratorie ed enteriche in età pediatrica. I risultati verranno discussi anche in relazione agli esiti della determinazione del limite di rivelabilità del saggio.
2004
DIAGNOSI RAPIDA DI INFEZIONE DA ADENOVIRUS UMANI MEDIANTE REAZIONE POLIMERASICA A CATENA DI TIPO NESTED / Medici, Maria Cristina; Aloisi, A.; Martinelli, M.; Abelli, L. A.; Arcangeletti, Maria Cristina; Pinardi, Federica; DE CONTO, Flora; Valcavi, P.; Casula, F.; Calderaro, Adriana; Chezzi, Carlo; Dettori, Giuseppe. - In: MICROBIOLOGIA MEDICA. - ISSN 1120-0146. - 19 (2):(2004), pp. 248-249. (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso Nazionale della Associazione Microbiologi Clinici Italiani tenutosi a Padova nel 8-11 Giugno 2004).
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