In forma di avvio, l’intervento trascorre in rassegna aspetti distintivi del rapporto fra poesia e lavoro fra secondo Novecento e Duemila, fissando alcune considerazioni di ordine generale in merito alla dialettica dei quattro contributi ospitati nel presente fascicolo. Attraverso i saggi di Pusterla, Tortora, Varini e Piazza, la poesia del lavoro si accampa come spazio etico e linguistico, in cui l’esperienza della fabbrica diventa verifica e reinvenzione degli statuti e codici del linguaggio poetico.
Poesia e lavoro: forme, soggetti, eredità di un dialogo fra Novecento e Duemila / Piazza, Isotta; Varini, Diego. - In: CONFIGURAZIONI. - ISSN 2974-8070. - 2024:5(2024), pp. 1-7.
Poesia e lavoro: forme, soggetti, eredità di un dialogo fra Novecento e Duemila
Piazza, Isotta
;Varini, Diego
2024-01-01
Abstract
In forma di avvio, l’intervento trascorre in rassegna aspetti distintivi del rapporto fra poesia e lavoro fra secondo Novecento e Duemila, fissando alcune considerazioni di ordine generale in merito alla dialettica dei quattro contributi ospitati nel presente fascicolo. Attraverso i saggi di Pusterla, Tortora, Varini e Piazza, la poesia del lavoro si accampa come spazio etico e linguistico, in cui l’esperienza della fabbrica diventa verifica e reinvenzione degli statuti e codici del linguaggio poetico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


