La questione di legittimità costituzionale dell’art. 30 bis ord. pen. offre lo spunto per analizzare le criticità che connotano la procedura in materia di permessi premio. Incidendo sul trattamento sanzionatorio e, quindi, sul grado di privazione della libertà personale, le decisioni in tema di permessi premio dovrebbero essere assunte all’esito di un procedimento dotato dei requisiti minimi della giurisdizionalità, così come imposto dall’art. 13 comma 2 Cost. e affermato in più occasioni dalla Corte costituzionale. Invece, l’assenza di garanzie partecipative dinanzi al magistrato di sorveglianza e l’esiguità del termine per proporre reclamo riducono la procedura delineata dall’art. 30 bis ord. pen. a un simulacro di giurisdizione, ledendo il diritto del detenuto all’equo processo di sorveglianza.
La giurisdizione “inaccessibile” in materia di permessi premio / Crippa, Ettore. - 6(2020), pp. 1-16.
La giurisdizione “inaccessibile” in materia di permessi premio
Crippa Ettore
2020-01-01
Abstract
La questione di legittimità costituzionale dell’art. 30 bis ord. pen. offre lo spunto per analizzare le criticità che connotano la procedura in materia di permessi premio. Incidendo sul trattamento sanzionatorio e, quindi, sul grado di privazione della libertà personale, le decisioni in tema di permessi premio dovrebbero essere assunte all’esito di un procedimento dotato dei requisiti minimi della giurisdizionalità, così come imposto dall’art. 13 comma 2 Cost. e affermato in più occasioni dalla Corte costituzionale. Invece, l’assenza di garanzie partecipative dinanzi al magistrato di sorveglianza e l’esiguità del termine per proporre reclamo riducono la procedura delineata dall’art. 30 bis ord. pen. a un simulacro di giurisdizione, ledendo il diritto del detenuto all’equo processo di sorveglianza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


