The paper comes back to the topic of Landscape Observatories, retracing the cultural premises that, since 2008, have encouraged a proliferation of institutional and spontaneous initiatives across Europe. Two different approaches have been experimented with and progressively refined: the first is quantitative, involving the development of indicators that pursue a scientific perspective of the landscape as a fragmentable reality, and the second draws on the tradition of regional geography, yielding more narrativedescriptive outcomes. Due to the impact on territories caused by globalization, climate change, advancements in communication technologies, population growth, and the increasingly established practice of monitoring through integrated approaches, interpreting the landscape requires a more nuanced vocabulary. From this perspective, the focus is on the activities of the Regional Landscape Quality Observatory of Emilia-Romagna and the network of current local Observatories operating within the region’s boundaries. In conclusion, four monitoring themes are identified, connected to specific local characteristics that can contribute to the development of quality landscapes rooted in local identity. The iconographic apparatus is sourced from the “Landscapes to Live” research project, promoted by six Local Action Groups (GAL) in Emilia-Romagna, and compares the historical evolution of some identity-defining places within the regional territory.

Il contributo torna sul tema degli Osservatori del Paesaggio ripercorrendone i presupposti culturali che, a partire del 2008 hanno favorito un moltiplicarsi di iniziative istituzionali o spontanee in tutta Europa. Si sono sperimentati, e progressivamente perfezionati, due differenti approcci: il primo di tipo quantitativo, attraverso la messa a punto di indicatori, che persegue una prospettiva scientifica del paesaggio come realtà disgregabile, e il secondo che rimanda alla tradizione della geografia regionale, con esiti più narrativo-descrittivi. Alla luce dell’impatto sui territori dovuto alla globalizzazione, al cambiamento climatico, allo sviluppo delle tecniche di comunicazione, alla crescita di popolazione, oltre che alla sempre più consolidata prassi di monitoraggio attraverso approcci integrati, la lettura del paesaggio necessita di un vocabolario più articolato. In quest’ottica, il focus si concentra sull’attività dell’Osservatorio Regionale della Qualità del Paesaggio dell’Emilia-Romagna e della rete degli attuali Osservatori locali dislocati all’interno dei confini regionali. In conclusione, si individuano quattro temi di monitoraggio legati ad alcune peculiarità locali che possano contribuire allo sviluppo di paesaggi identitari e di qualità. L’apparto iconografico attinge dalla ricerca “paesaggi da vivere” promossa da sei GAL dell’Emilia-Romagna e mette a confronto l’evoluzione storica di alcuni luoghi identitari del territorio regionale.

Sull’attualità degli Osservatori del Paesaggio. Sguardo in prospettiva sulle realtà locali dell’Emilia-Romagna / Cillis, Marco; Caselli, Barbara; Zazzi, Michele. - In: TRIA. - ISSN 2281-4574. - 33:2(2024), pp. 179-194. [10.6093/2281-4574/11465]

Sull’attualità degli Osservatori del Paesaggio. Sguardo in prospettiva sulle realtà locali dell’Emilia-Romagna

Marco Cillis
;
Barbara Caselli;Michele Zazzi
2024-01-01

Abstract

The paper comes back to the topic of Landscape Observatories, retracing the cultural premises that, since 2008, have encouraged a proliferation of institutional and spontaneous initiatives across Europe. Two different approaches have been experimented with and progressively refined: the first is quantitative, involving the development of indicators that pursue a scientific perspective of the landscape as a fragmentable reality, and the second draws on the tradition of regional geography, yielding more narrativedescriptive outcomes. Due to the impact on territories caused by globalization, climate change, advancements in communication technologies, population growth, and the increasingly established practice of monitoring through integrated approaches, interpreting the landscape requires a more nuanced vocabulary. From this perspective, the focus is on the activities of the Regional Landscape Quality Observatory of Emilia-Romagna and the network of current local Observatories operating within the region’s boundaries. In conclusion, four monitoring themes are identified, connected to specific local characteristics that can contribute to the development of quality landscapes rooted in local identity. The iconographic apparatus is sourced from the “Landscapes to Live” research project, promoted by six Local Action Groups (GAL) in Emilia-Romagna, and compares the historical evolution of some identity-defining places within the regional territory.
2024
Il contributo torna sul tema degli Osservatori del Paesaggio ripercorrendone i presupposti culturali che, a partire del 2008 hanno favorito un moltiplicarsi di iniziative istituzionali o spontanee in tutta Europa. Si sono sperimentati, e progressivamente perfezionati, due differenti approcci: il primo di tipo quantitativo, attraverso la messa a punto di indicatori, che persegue una prospettiva scientifica del paesaggio come realtà disgregabile, e il secondo che rimanda alla tradizione della geografia regionale, con esiti più narrativo-descrittivi. Alla luce dell’impatto sui territori dovuto alla globalizzazione, al cambiamento climatico, allo sviluppo delle tecniche di comunicazione, alla crescita di popolazione, oltre che alla sempre più consolidata prassi di monitoraggio attraverso approcci integrati, la lettura del paesaggio necessita di un vocabolario più articolato. In quest’ottica, il focus si concentra sull’attività dell’Osservatorio Regionale della Qualità del Paesaggio dell’Emilia-Romagna e della rete degli attuali Osservatori locali dislocati all’interno dei confini regionali. In conclusione, si individuano quattro temi di monitoraggio legati ad alcune peculiarità locali che possano contribuire allo sviluppo di paesaggi identitari e di qualità. L’apparto iconografico attinge dalla ricerca “paesaggi da vivere” promossa da sei GAL dell’Emilia-Romagna e mette a confronto l’evoluzione storica di alcuni luoghi identitari del territorio regionale.
Sull’attualità degli Osservatori del Paesaggio. Sguardo in prospettiva sulle realtà locali dell’Emilia-Romagna / Cillis, Marco; Caselli, Barbara; Zazzi, Michele. - In: TRIA. - ISSN 2281-4574. - 33:2(2024), pp. 179-194. [10.6093/2281-4574/11465]
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/3011673
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