Il presente saggio è basato su un’osservazione etnografica del carcere legata a sei anni di laboratori di sociologia svolti all’interno di un polo universitario penitenziario. L’analisi si concentra sul rischio di essere coinvolti in dinamiche ambivalenti che non stabilizzano la creazione di spazi pubblici del dibattito e rendono instabile, opzionale, segregante (individualizzato) lo spazio\tempo dello studio.
Il carcere come istituzione “totaloide”: l’ambivalenza istituzionale, lo spazio del farsesco, la creatività necessaria / Pellegrino, Vincenza. - In: SICUREZZA E SCIENZE SOCIALI. - ISSN 2283-8740. - 1:1(2024), pp. 7.111-7.128. [10.3280/SISS2024-001009]
Il carcere come istituzione “totaloide”: l’ambivalenza istituzionale, lo spazio del farsesco, la creatività necessaria
Vincenza Pellegrino
2024-01-01
Abstract
Il presente saggio è basato su un’osservazione etnografica del carcere legata a sei anni di laboratori di sociologia svolti all’interno di un polo universitario penitenziario. L’analisi si concentra sul rischio di essere coinvolti in dinamiche ambivalenti che non stabilizzano la creazione di spazi pubblici del dibattito e rendono instabile, opzionale, segregante (individualizzato) lo spazio\tempo dello studio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.