L’articolo concerne i rapporti tra il Regolamento (UE) 2022/1925 (Regolamento sui mercati digitali o Digital Markets Act, di seguito “DMA”) e le (altre) norme europee e nazionali a tutela della concorrenza. L’interferenza tra tali plessi normativi pone rilevanti questioni interpretative ed applicative non pienamente risolte dalle norme del Regolamento, che potrebbero creare tensioni nell’applicazione di strumenti diversi, e tuttavia complementari, con riflessi sulla certezza giuridica per le imprese coinvolte e sull’effettivo ed efficace perseguimento degli interessi sottesi al quadro giuridico di riferimento. A tal fine, dopo una breve introduzione sulla natura e sulle funzioni del DMA, l’articolo esplora la questione preliminare, e fondamentale, della collocazione sistematica del nuovo Regolamento e degli interessi protetti in relazione, in particolare, agli interessi protetti dalle norme generali in materia di concorrenza, tentando di fornire anzitutto una interpretazione alla nozione di “complementarietà” evocata dal Regolamento. L’articolo si sofferma poi su alcune principali questioni di interferenza tra l’applicazione del DMA e l’applicazione ex post delle norme di concorrenza, tra cui (i) l’ applicazione parallela del diritto della concorrenza (europeo e nazionale) rispetto a condotte di soggetti che rientrano nell’ambito di applicazione del DMA; (ii) le questioni poste dal private enforcement del DMA, di competenza delle autorità giurisdizionali nazionali, e l’applicazione parallela del diritto della concorrenza; e (iii) lo spazio applicativo di divieti nazionali di comportamenti unilaterali in materia di concorrenza, come la fattispecie dell’abuso di dipendenza economica recentemente novellato con riferimento alla relativa applicazione alle piattaforme digitali. Alla luce della ricostruzione dell’inquadramento sistematico del nuovo Regolamento e dell’illustrazione dei rischi che possono derivare dalle tensioni applicative a livello europeo e nazionale, l’articolo propone alcune soluzioni per interpretare le disposizioni del DMA che disciplinano il rapporto tra il nuovo Regolamento e la tutela della concorrenza nei mercati digitali.
Digital Markets Act e tutela della concorrenza / Scalzini, Silvia. - In: AIDA. ANNALI ITALIANI DEL DIRITTO D'AUTORE, DELLA CULTURA E DELLO SPETTACOLO. - ISSN 1720-4259. - Anno XXXII:(2023), pp. 15-38.
Digital Markets Act e tutela della concorrenza
silvia scalzini
2023-01-01
Abstract
L’articolo concerne i rapporti tra il Regolamento (UE) 2022/1925 (Regolamento sui mercati digitali o Digital Markets Act, di seguito “DMA”) e le (altre) norme europee e nazionali a tutela della concorrenza. L’interferenza tra tali plessi normativi pone rilevanti questioni interpretative ed applicative non pienamente risolte dalle norme del Regolamento, che potrebbero creare tensioni nell’applicazione di strumenti diversi, e tuttavia complementari, con riflessi sulla certezza giuridica per le imprese coinvolte e sull’effettivo ed efficace perseguimento degli interessi sottesi al quadro giuridico di riferimento. A tal fine, dopo una breve introduzione sulla natura e sulle funzioni del DMA, l’articolo esplora la questione preliminare, e fondamentale, della collocazione sistematica del nuovo Regolamento e degli interessi protetti in relazione, in particolare, agli interessi protetti dalle norme generali in materia di concorrenza, tentando di fornire anzitutto una interpretazione alla nozione di “complementarietà” evocata dal Regolamento. L’articolo si sofferma poi su alcune principali questioni di interferenza tra l’applicazione del DMA e l’applicazione ex post delle norme di concorrenza, tra cui (i) l’ applicazione parallela del diritto della concorrenza (europeo e nazionale) rispetto a condotte di soggetti che rientrano nell’ambito di applicazione del DMA; (ii) le questioni poste dal private enforcement del DMA, di competenza delle autorità giurisdizionali nazionali, e l’applicazione parallela del diritto della concorrenza; e (iii) lo spazio applicativo di divieti nazionali di comportamenti unilaterali in materia di concorrenza, come la fattispecie dell’abuso di dipendenza economica recentemente novellato con riferimento alla relativa applicazione alle piattaforme digitali. Alla luce della ricostruzione dell’inquadramento sistematico del nuovo Regolamento e dell’illustrazione dei rischi che possono derivare dalle tensioni applicative a livello europeo e nazionale, l’articolo propone alcune soluzioni per interpretare le disposizioni del DMA che disciplinano il rapporto tra il nuovo Regolamento e la tutela della concorrenza nei mercati digitali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.