In November 1918 the conflict officially ended, but not the high level of conflict fueled by the four years of war, in which the “duty of hatred” was prevalent. The post-war period was thus characterized, first of all, as a difficult path out of the war; accompanied by the constant presence of a pervasive violence, a presence which was preached, exalted and practiced. Considering this background, the article proposes a focus on the immediate post-war period (1918-1922), that also comprehends the story of the Parma barricades of August 1922. It does so by outlining the pursuit (between hopes and fears, disorientations and illusions) of a new international order and of new political structures together with the emergence of new protagonists, of the tensions/transformations that affected customs and social, generational and gender relationships.

Nel novembre 1918 terminò ufficialmente il conflitto, ma non l’alta carica di conflittualità alimentata dai quattro anni di guerra, in cui aveva dominato il «dovere dell’odio». Il dopoguerra si caratterizzò, così, prima di tutto, come un difficile percorso per uscire dalla guerra; accompagnato da una presenza costante: una pervasiva violenza predicata, esaltata, praticata. Su questo sfondo, l’articolo propone una focalizzazione sull’immediato primo dopoguerra (1918-1922), in cui si inserisce la vicenda delle barricate di Parma dell’agosto del 1922. Lo fa tratteggiando un quadro della ricerca – tra speranze e paure, disorientamenti e illusioni – di un nuovo ordine internazionale e di nuovi assetti politici, del delinearsi di nuovi protagonismi, delle tensioni/trasformazioni che investirono i costumi ed i rapporti sociali, generazionali e di genere.

La guerra è finita? 1918-1922: un dopoguerra senza pace / Genovesi, P.. - In: STORIA E PROBLEMI CONTEMPORANEI. - ISSN 1120-4206. - 92:gennaio-aprile(2023), pp. 15-36. [10.3280/SPC2023-092002]

La guerra è finita? 1918-1922: un dopoguerra senza pace

genovesi p.
2023-01-01

Abstract

In November 1918 the conflict officially ended, but not the high level of conflict fueled by the four years of war, in which the “duty of hatred” was prevalent. The post-war period was thus characterized, first of all, as a difficult path out of the war; accompanied by the constant presence of a pervasive violence, a presence which was preached, exalted and practiced. Considering this background, the article proposes a focus on the immediate post-war period (1918-1922), that also comprehends the story of the Parma barricades of August 1922. It does so by outlining the pursuit (between hopes and fears, disorientations and illusions) of a new international order and of new political structures together with the emergence of new protagonists, of the tensions/transformations that affected customs and social, generational and gender relationships.
2023
Nel novembre 1918 terminò ufficialmente il conflitto, ma non l’alta carica di conflittualità alimentata dai quattro anni di guerra, in cui aveva dominato il «dovere dell’odio». Il dopoguerra si caratterizzò, così, prima di tutto, come un difficile percorso per uscire dalla guerra; accompagnato da una presenza costante: una pervasiva violenza predicata, esaltata, praticata. Su questo sfondo, l’articolo propone una focalizzazione sull’immediato primo dopoguerra (1918-1922), in cui si inserisce la vicenda delle barricate di Parma dell’agosto del 1922. Lo fa tratteggiando un quadro della ricerca – tra speranze e paure, disorientamenti e illusioni – di un nuovo ordine internazionale e di nuovi assetti politici, del delinearsi di nuovi protagonismi, delle tensioni/trasformazioni che investirono i costumi ed i rapporti sociali, generazionali e di genere.
La guerra è finita? 1918-1922: un dopoguerra senza pace / Genovesi, P.. - In: STORIA E PROBLEMI CONTEMPORANEI. - ISSN 1120-4206. - 92:gennaio-aprile(2023), pp. 15-36. [10.3280/SPC2023-092002]
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