Se qualche caratteristica e/o istanza generale della sfaccettata galassia del Posthuman è data cogliere, una di queste è verosimilmente la fluidità, che per sua natura è incompatibile con confini, barriere, separazioni e opposizioni, e che pertanto si rivela inter-implicata con una dinamica di ricomprensione per generalizzazione dei “punti di vista” nell’ambito di una sintesi generativa in cui ciò che, guardato da un singolo punto di vista (sembra) non funziona(re), nella sintesi stessa (fa) funziona(re). Una tematica/questione che, in questo senso, ha ricevuto attenzione, riflessione critica e ri-declinazione è la zoppia: nella convinzione che ciò che dal punto punto di vista umano(centrato/centrico) non funziona possa invece tornare a funzionare in una ricomprensione per generalizzazione dei punti di vista, Michel Serres l’ha ripensata (parlando da parte sua di ‘mancinismo di zoppia’) in una prospettiva teorica post antropocentrica e, pur se non dichiaratamente, post umanista. Ciò che questa operazione serresiana mi sembra comportare, e su cui mi propongo di soffermarmi, è la messa in luce della valenza potenziale, creativa, inventiva, euristica e ‘completante’ di ciò che umanisticamente e antropocentricamente è considerato deforme/difforme: la zoppia può essere il catalizzatore concettuale della declinazione, cioè della deviazione dai tracciati codificati alla volta della novità; il mancinismo ‘contrariato’ può essere l’uscita dal proprio punto di vista (cultura, specializzazione etc.) verso una ‘terzietà inclusa’, al di là dell’uno e dell’altro. Così che, postumanisticamente, torniamo, siamo e veniamo a essere tutti in questo insieme, ma non uno e lo stesso: ‘mancini di zoppia’.

Il “mancinismo di zoppia”: una (dis-)abilità postumana / Rignani, Orsola. - In: MINORITY REPORTS. - ISSN 2465-0315. - (In corso di stampa).

Il “mancinismo di zoppia”: una (dis-)abilità postumana

Orsola Rignani
Conceptualization
In corso di stampa

Abstract

Se qualche caratteristica e/o istanza generale della sfaccettata galassia del Posthuman è data cogliere, una di queste è verosimilmente la fluidità, che per sua natura è incompatibile con confini, barriere, separazioni e opposizioni, e che pertanto si rivela inter-implicata con una dinamica di ricomprensione per generalizzazione dei “punti di vista” nell’ambito di una sintesi generativa in cui ciò che, guardato da un singolo punto di vista (sembra) non funziona(re), nella sintesi stessa (fa) funziona(re). Una tematica/questione che, in questo senso, ha ricevuto attenzione, riflessione critica e ri-declinazione è la zoppia: nella convinzione che ciò che dal punto punto di vista umano(centrato/centrico) non funziona possa invece tornare a funzionare in una ricomprensione per generalizzazione dei punti di vista, Michel Serres l’ha ripensata (parlando da parte sua di ‘mancinismo di zoppia’) in una prospettiva teorica post antropocentrica e, pur se non dichiaratamente, post umanista. Ciò che questa operazione serresiana mi sembra comportare, e su cui mi propongo di soffermarmi, è la messa in luce della valenza potenziale, creativa, inventiva, euristica e ‘completante’ di ciò che umanisticamente e antropocentricamente è considerato deforme/difforme: la zoppia può essere il catalizzatore concettuale della declinazione, cioè della deviazione dai tracciati codificati alla volta della novità; il mancinismo ‘contrariato’ può essere l’uscita dal proprio punto di vista (cultura, specializzazione etc.) verso una ‘terzietà inclusa’, al di là dell’uno e dell’altro. Così che, postumanisticamente, torniamo, siamo e veniamo a essere tutti in questo insieme, ma non uno e lo stesso: ‘mancini di zoppia’.
In corso di stampa
Il “mancinismo di zoppia”: una (dis-)abilità postumana / Rignani, Orsola. - In: MINORITY REPORTS. - ISSN 2465-0315. - (In corso di stampa).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2973772
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact