Nota a TAR. LAZIO, ROMA, sez. I, 29 maggio 2015, n. 7673. La decisione in commento appare degna di nota sotto due differenti profili. Da un lato, il Tribunale chiarisce che la richiesta di condanna per “ogni ulteriore danno derivante dalla mancata esecuzione del giudicato” non può essere equiparata ad un'istanza volta ad ottenere una penalità di mora, ex art. 114, comma IV, lett. e) c.p.a. Si tratta, infatti, di un istituto avente natura sanzionatoria e, pertanto, differente dall’azione di risarcimento dei danni connessi all’impossibilità o, comunque, alla mancata esecuzione in forma specifica, totale o parziale, del giudicato o alla sua violazione o elusione (art. 112, comma III, c.p.a.). Dall'altro, ribadisce che per tale azione si applica il principio dell'onere della prova, previsto dall'art. 64 c.p.a. e dall'art. 2697 c.c., in virtù dei quali spetta al danneggiato fornire in giudizio la prova di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie risarcitoria.

Le differenze tra l'istituto della penalità in mora e il risarcimento del danno nel giudizio di ottemperanza / Gastaldo, V. - In: GIORNALE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO. - ISSN 1591-559X. - 1:1(2016), pp. 87-95.

Le differenze tra l'istituto della penalità in mora e il risarcimento del danno nel giudizio di ottemperanza

Gastaldo V
2016-01-01

Abstract

Nota a TAR. LAZIO, ROMA, sez. I, 29 maggio 2015, n. 7673. La decisione in commento appare degna di nota sotto due differenti profili. Da un lato, il Tribunale chiarisce che la richiesta di condanna per “ogni ulteriore danno derivante dalla mancata esecuzione del giudicato” non può essere equiparata ad un'istanza volta ad ottenere una penalità di mora, ex art. 114, comma IV, lett. e) c.p.a. Si tratta, infatti, di un istituto avente natura sanzionatoria e, pertanto, differente dall’azione di risarcimento dei danni connessi all’impossibilità o, comunque, alla mancata esecuzione in forma specifica, totale o parziale, del giudicato o alla sua violazione o elusione (art. 112, comma III, c.p.a.). Dall'altro, ribadisce che per tale azione si applica il principio dell'onere della prova, previsto dall'art. 64 c.p.a. e dall'art. 2697 c.c., in virtù dei quali spetta al danneggiato fornire in giudizio la prova di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie risarcitoria.
2016
Le differenze tra l'istituto della penalità in mora e il risarcimento del danno nel giudizio di ottemperanza / Gastaldo, V. - In: GIORNALE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO. - ISSN 1591-559X. - 1:1(2016), pp. 87-95.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2963926
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact