Questa è l’acqua è il commencement speech con cui David Foster Wallace, nel 2005, saluta i laureandi del Kenyon College di Gambier. Un discorso penetrante. Mostra sul piano letterario la dinamica attraverso la quale i dispositivi biopolitici esercitano il loro potere pervasivo, ubiquo sull’essere umano, ridotto plausibilmente a nuda vita. Un potere che, da un lato, promuove e conserva la vita; dall’altro, non si sottrae quando l’esito delle sue manifestazioni è tanatologico. La biopolitica è probabilmente ambivalente. Diversi dispositivi educativi contribuiscono al mantenimento e alla riproduzione di questa forma di governo. I loro processi e i loro prodotti sono macchiati, ipotizziamo, dalla stessa ambivalenza. Ne è un esempio la valutazione scolastica. Ma il gioco e, al suo interno, i serious game, sono esempi paradigmatici. È facile dimostrare con rigore il loro valore. Sembra, però, che, nella prospettiva indicata dalla teoria del capitale umano, l’homo ludens possa rappresentare una declinazione dell’homo oeconomicus, uno degli operatori attraverso i quali la biopolitica esercita la sua presa sull’essere umano.
Acqua, gioco, potere. Ipotesi biopolitiche d’interpretazione dei serious games / Madella, Laura; Giacomantonio, Andrea. - In: Q-TIMES WEBMAGAZINE. - ISSN 2038-3282. - XV:2(2023), pp. 43-56.
Acqua, gioco, potere. Ipotesi biopolitiche d’interpretazione dei serious games
Laura Madella;Andrea Giacomantonio
2023-01-01
Abstract
Questa è l’acqua è il commencement speech con cui David Foster Wallace, nel 2005, saluta i laureandi del Kenyon College di Gambier. Un discorso penetrante. Mostra sul piano letterario la dinamica attraverso la quale i dispositivi biopolitici esercitano il loro potere pervasivo, ubiquo sull’essere umano, ridotto plausibilmente a nuda vita. Un potere che, da un lato, promuove e conserva la vita; dall’altro, non si sottrae quando l’esito delle sue manifestazioni è tanatologico. La biopolitica è probabilmente ambivalente. Diversi dispositivi educativi contribuiscono al mantenimento e alla riproduzione di questa forma di governo. I loro processi e i loro prodotti sono macchiati, ipotizziamo, dalla stessa ambivalenza. Ne è un esempio la valutazione scolastica. Ma il gioco e, al suo interno, i serious game, sono esempi paradigmatici. È facile dimostrare con rigore il loro valore. Sembra, però, che, nella prospettiva indicata dalla teoria del capitale umano, l’homo ludens possa rappresentare una declinazione dell’homo oeconomicus, uno degli operatori attraverso i quali la biopolitica esercita la sua presa sull’essere umano.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.