Oggetto di questo saggio è un manoscritto datato 8 giugno 1611. Racconta il viaggio per mare di Lorenzo Bazzi da Mantova a Dubrovnik, che gli italiani chiamavano Ragusa ed era la capitale della repubblica marinara omonima, il suo soggiorno di alcuni mesi, e il rientro. Si conserva nella Corrispondenza Affari Esteri dell’Archivo Gonzaga, busta 796, sezione Porta Ottomana e Levante, è vergato in grafia chiara e regolare e si direbbe autografo. La relazione è un documento interessante e gustoso da molti punti di vista. Anzitutto per la sua natura squisitamente pratica. Una relazione di viaggio che è, in realtà, la relazione di un lavoro svolto: Lorenzo Bazzi aveva viaggiato su incarico del duca, e redasse questa cronaca a consuntivo, su espressa richiesta del medesimo. In secondo luogo, la storia del Bazzi offre un ottimo pretesto per raccontare una delle ultime avventure del regno di Vincenzo I, che morirà nel febbraio 1612, meno di un anno dopo la stesura del nostro documento. In ultima istanza, ricorda al lettore che le esperienze della corte Gonzaga con i mondi lontani e l’esotico avvennero tramite una moltitudine di soggetti pressoché anonimi che creavano i contatti, animavano gli scambi, mettevano a disposizione degli attori principali, oggi diremmo, le loro competenze specifiche – nel caso del nostro autore, la padronanza della lingua serba. Le coste orientali del mare Adriatico e il loro entroterra, geograficamente così vicine a quel nord Italia veneto, e lombardo ed emiliano che la famiglia Gonzaga ha sempre considerato da un osservatorio privilegiato – un lembo di pianura rorida all’intersezione delle tre regioni – per un piccolo principato continentale incarnavano già l’Oriente con le sue rarità, il suo fascino e le sue incognite, con il pericolo della presenza turca che forse Vincenzo talora vagheggiava secondo i parametri cavallereschi tassiani della Gierusalemme. Anche se la conquista delle anime non era il guiderdone che il duca bramava.

"Il viaggio e la dimora sono stati lunghi, anco la relazione sarà lunghetta". La spedizione mantovana nei Balcani nella relazione di Lorenzo Bazzi (1611) / Madella, Laura. - STAMPA. - 5:(2022), pp. 77-96. (Intervento presentato al convegno I Gonzaga tra Oriente e Occidente tenutosi a Mantova nel Giugno 2021).

"Il viaggio e la dimora sono stati lunghi, anco la relazione sarà lunghetta". La spedizione mantovana nei Balcani nella relazione di Lorenzo Bazzi (1611)

Laura Madella
2022-01-01

Abstract

Oggetto di questo saggio è un manoscritto datato 8 giugno 1611. Racconta il viaggio per mare di Lorenzo Bazzi da Mantova a Dubrovnik, che gli italiani chiamavano Ragusa ed era la capitale della repubblica marinara omonima, il suo soggiorno di alcuni mesi, e il rientro. Si conserva nella Corrispondenza Affari Esteri dell’Archivo Gonzaga, busta 796, sezione Porta Ottomana e Levante, è vergato in grafia chiara e regolare e si direbbe autografo. La relazione è un documento interessante e gustoso da molti punti di vista. Anzitutto per la sua natura squisitamente pratica. Una relazione di viaggio che è, in realtà, la relazione di un lavoro svolto: Lorenzo Bazzi aveva viaggiato su incarico del duca, e redasse questa cronaca a consuntivo, su espressa richiesta del medesimo. In secondo luogo, la storia del Bazzi offre un ottimo pretesto per raccontare una delle ultime avventure del regno di Vincenzo I, che morirà nel febbraio 1612, meno di un anno dopo la stesura del nostro documento. In ultima istanza, ricorda al lettore che le esperienze della corte Gonzaga con i mondi lontani e l’esotico avvennero tramite una moltitudine di soggetti pressoché anonimi che creavano i contatti, animavano gli scambi, mettevano a disposizione degli attori principali, oggi diremmo, le loro competenze specifiche – nel caso del nostro autore, la padronanza della lingua serba. Le coste orientali del mare Adriatico e il loro entroterra, geograficamente così vicine a quel nord Italia veneto, e lombardo ed emiliano che la famiglia Gonzaga ha sempre considerato da un osservatorio privilegiato – un lembo di pianura rorida all’intersezione delle tre regioni – per un piccolo principato continentale incarnavano già l’Oriente con le sue rarità, il suo fascino e le sue incognite, con il pericolo della presenza turca che forse Vincenzo talora vagheggiava secondo i parametri cavallereschi tassiani della Gierusalemme. Anche se la conquista delle anime non era il guiderdone che il duca bramava.
2022
9788893596695
"Il viaggio e la dimora sono stati lunghi, anco la relazione sarà lunghetta". La spedizione mantovana nei Balcani nella relazione di Lorenzo Bazzi (1611) / Madella, Laura. - STAMPA. - 5:(2022), pp. 77-96. (Intervento presentato al convegno I Gonzaga tra Oriente e Occidente tenutosi a Mantova nel Giugno 2021).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2936584
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact