Le Poesie per il secondo rettorato di Pietro Tamburini (1790): fra polemica giansenista ed entusiasmi studenteschi

Le Poesie per la elezione in Rettore Magnifico della R. I. università di Pavia, seguita il dì 5 dicembre 1790 nel regio professore di sacra teologia Don Pietro Tamburini Bresciano sono un singolare libretto d’occasione. Vi partecipano studenti, cariche istituzionali e autori anonimi, con versi in latino e italiano, tedesco e francese e persino in dialetto. Tutti accomunati da un’autentica adorazione per il giansenista Tamburini e concordi che il nuovo incarico fosse una sacrosanta lezione per i suoi detrattori, accademici e uomini di chiesa. In realtà il consenso delle autorità austriache per le teorie e l’operato di Tamburini stava giungendo al capolinea e, nel 1794, il prelato verrà allontanato da Pavia e dalla docenza. L’intervento intende esaminare come i componimenti poetici tematizzano la “vittoria ideologica” del Tamburini nell’arena accademica, anche alla luce dei loro caratteri stilistici e delle specifiche storiche del tempo.