Il dolore fisiologico è un’esperienza fondamentale nell’uomo e negli animali per immagazzinare e conservare informazioni essenziali su stimoli ambientali potenzialmente dannosi. Al contrario, il dolore patologico rappresenta sempre l’espressione clinica di un danno dei tessuti o direttamente a carico del sistema nervoso periferico (SNP) o centrale (SNC). Il dolore patologico, pertanto, è un importante indicatore di un danno organico e può esso stesso divenire una importante sfida terapeutica. L’Associazione internazionale per lo studio del dolore (IASP) definisce il dolore come “un’esperienza spiacevole, sensoriale ed emotiva, associata a un danno tessutale reale o potenziale”. Il dolore è quindi un’esperienza soggettiva ed è influenzato da fattori culturali e da altre variabili psicologiche. Con dolore cronico si intende quel dolore “che si protrae oltre il normale decorso di una malattia acuta o al di là del tempo di guarigione previsto” (definizione della IASP). Protraendosi nel tempo, il dolore cronico può causare effetti negativi gravi a livello psicologico e sulla qualità di vita. Il dolore e in particolare quello cronico è ancora oggi uno dei problemi sanitari più gravi, ma ancora poco conosciuto e poco affrontato. A differenza del dolore acuto quindi non costituisce un segnale della presenza di stimoli nocivi o di danno ai tessuti, ma può determinare pesanti conseguenze sulla vita di relazione e sugli aspetti psicologici e sociali della persona.
Dolore oro-facciale: approccio terapeutico / Pucci, E; Segu', M; Costa, A; Sandrini, G; Collesano, V. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - 21:1 Suppl 1(2010), pp. 49-52.
Dolore oro-facciale: approccio terapeutico
SEGU' M;
2010-01-01
Abstract
Il dolore fisiologico è un’esperienza fondamentale nell’uomo e negli animali per immagazzinare e conservare informazioni essenziali su stimoli ambientali potenzialmente dannosi. Al contrario, il dolore patologico rappresenta sempre l’espressione clinica di un danno dei tessuti o direttamente a carico del sistema nervoso periferico (SNP) o centrale (SNC). Il dolore patologico, pertanto, è un importante indicatore di un danno organico e può esso stesso divenire una importante sfida terapeutica. L’Associazione internazionale per lo studio del dolore (IASP) definisce il dolore come “un’esperienza spiacevole, sensoriale ed emotiva, associata a un danno tessutale reale o potenziale”. Il dolore è quindi un’esperienza soggettiva ed è influenzato da fattori culturali e da altre variabili psicologiche. Con dolore cronico si intende quel dolore “che si protrae oltre il normale decorso di una malattia acuta o al di là del tempo di guarigione previsto” (definizione della IASP). Protraendosi nel tempo, il dolore cronico può causare effetti negativi gravi a livello psicologico e sulla qualità di vita. Il dolore e in particolare quello cronico è ancora oggi uno dei problemi sanitari più gravi, ma ancora poco conosciuto e poco affrontato. A differenza del dolore acuto quindi non costituisce un segnale della presenza di stimoli nocivi o di danno ai tessuti, ma può determinare pesanti conseguenze sulla vita di relazione e sugli aspetti psicologici e sociali della persona.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.