L’ortodonzia si avvale di diversi tipi di dispositivi al fine di prevenire e/o correggere malocclusioni scheletriche e dentali nel bambino e nell’adulto. Tali apparecchiature, che possono avere funzione ortodontica e/o ortopedica, possono essere fisse, rimovibili o parzialmente rimovibili. Principali vantaggi del ricorso all’ortodonzia mobile, oggetto del presente studio, sono l’applicazione agevole, la possibilità di graduare l’impiego sulla base delle esigenze individuali, i costi contenuti, la possibilità di adattamenti in fasi successive e non ultimo, un’igiene orale e dell’apparecchio stesso facilitata. Per contro, risultano generalmente meno estetiche e meno confortevoli per il paziente a causa del loro ingombro e non consentono di ottenere un controllo tridimensionale dei movimenti dentali. Un punto cruciale nella terapia ortodontica mobile è dunque la collaborazione del paziente, sia nell’indossare il dispositivo per un periodo adeguato di tempo, sia nella gestione delle pratiche igieniche dell’apparecchio stesso. I dispositivi mobili possono infatti influenzare la distribuzione qualitativa e quantitativa della microflora orale, aumentando la concentrazione di microorganismi cariogeni nella placca dentale e nella saliva, come fattore favorente la malattia parodontale, mucositi e lo sviluppo di carie. Quando un qualsiasi tipo di apparecchio dentale è posizionato in bocca al paziente, viene colonizzato, entro qualche ora, da batteri, funghi e virus. Non è però colonizzata solo la superficie esterna di tali dispositivi, ma anche in profondità, i pori e le fessure dei polimeri utilizzati per la fabbricazione, come ad esempio l’acrilico, gli elastomeri, il silicone, il nylon. Le interazioni tra le diverse specie determinano la formazione di un biofilm che fornisce sostentamento e difesa ai patogeni stessi, determinandone una salda adesione all’apparecchio. Una delle conseguenze di frequente riscontro, dovuta alla formazione del biofilm, è la stomatite, uno stato infettivo della mucosa orale che si manifesta con bruciore, prurito e pizzicore gengivale, spesso accompagnato da alitosi. L’alitosi infatti si sviluppa a causa dei composti volatili sgradevoli prodotti dai batteri gram negativi presenti all’interno del biopellicola che riveste l’apparecchio. Diventa quindi di fondamentale importanza il mantenimento di una corretta igiene dell’apparecchiatura in uso, al fine di prevenire ed eradicare i biofilm patogeni. Scopo del lavoro: eseguire una revisione della letteratura scientifica riguardante i metodi finora utilizzati per la detersione e disinfezione delle apparecchiature ortodontiche rimovibili, seguita da una analisi delle nuove possibilità offerte dal mercato.

Tecniche di igienizzazione per apparecchiature ortodontiche rimovibili / Balconi, B; Lena, B; Doldo, J; Segu', M. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - 21:1 Suppl 1(2010), pp. 67-68.

Tecniche di igienizzazione per apparecchiature ortodontiche rimovibili

SEGU' M
2010-01-01

Abstract

L’ortodonzia si avvale di diversi tipi di dispositivi al fine di prevenire e/o correggere malocclusioni scheletriche e dentali nel bambino e nell’adulto. Tali apparecchiature, che possono avere funzione ortodontica e/o ortopedica, possono essere fisse, rimovibili o parzialmente rimovibili. Principali vantaggi del ricorso all’ortodonzia mobile, oggetto del presente studio, sono l’applicazione agevole, la possibilità di graduare l’impiego sulla base delle esigenze individuali, i costi contenuti, la possibilità di adattamenti in fasi successive e non ultimo, un’igiene orale e dell’apparecchio stesso facilitata. Per contro, risultano generalmente meno estetiche e meno confortevoli per il paziente a causa del loro ingombro e non consentono di ottenere un controllo tridimensionale dei movimenti dentali. Un punto cruciale nella terapia ortodontica mobile è dunque la collaborazione del paziente, sia nell’indossare il dispositivo per un periodo adeguato di tempo, sia nella gestione delle pratiche igieniche dell’apparecchio stesso. I dispositivi mobili possono infatti influenzare la distribuzione qualitativa e quantitativa della microflora orale, aumentando la concentrazione di microorganismi cariogeni nella placca dentale e nella saliva, come fattore favorente la malattia parodontale, mucositi e lo sviluppo di carie. Quando un qualsiasi tipo di apparecchio dentale è posizionato in bocca al paziente, viene colonizzato, entro qualche ora, da batteri, funghi e virus. Non è però colonizzata solo la superficie esterna di tali dispositivi, ma anche in profondità, i pori e le fessure dei polimeri utilizzati per la fabbricazione, come ad esempio l’acrilico, gli elastomeri, il silicone, il nylon. Le interazioni tra le diverse specie determinano la formazione di un biofilm che fornisce sostentamento e difesa ai patogeni stessi, determinandone una salda adesione all’apparecchio. Una delle conseguenze di frequente riscontro, dovuta alla formazione del biofilm, è la stomatite, uno stato infettivo della mucosa orale che si manifesta con bruciore, prurito e pizzicore gengivale, spesso accompagnato da alitosi. L’alitosi infatti si sviluppa a causa dei composti volatili sgradevoli prodotti dai batteri gram negativi presenti all’interno del biopellicola che riveste l’apparecchio. Diventa quindi di fondamentale importanza il mantenimento di una corretta igiene dell’apparecchiatura in uso, al fine di prevenire ed eradicare i biofilm patogeni. Scopo del lavoro: eseguire una revisione della letteratura scientifica riguardante i metodi finora utilizzati per la detersione e disinfezione delle apparecchiature ortodontiche rimovibili, seguita da una analisi delle nuove possibilità offerte dal mercato.
2010
Tecniche di igienizzazione per apparecchiature ortodontiche rimovibili / Balconi, B; Lena, B; Doldo, J; Segu', M. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - 21:1 Suppl 1(2010), pp. 67-68.
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