Nel regno animale, il son- no è un processo biologi- co universale e indispensabile per mantenere e ripristinare la salute. Non è semplicemente uno stato di coscienza alterata, è uno stato comportamentale e fisiologi- co completamente differente, uni- co e ben documentato ed è defini- to nella letteratura internazionale come “a reversible behavioral sta- te of perpetual disengagement from and unresponsiveness to the environment”. La durata del sonno di solito varia da 6 a 9 ore negli adulti; la maggior parte degli adulti dorme una media di 7,5 ore, alcuni sono short sleepers ed altri long sleepers (menodi5,5oreepiùdi9ore,ri- spettivamente). Una buona qualità del sonno è di solito associata con la sensazione di aver dormito inin- terrottamente per tutta la notte e con la sensazione di essere freschi e vigili al risveglio. La percezione della qualità del sonno è soggettiva e varia ampiamente: alcune persone percepiscono un sonno ri- storatore la maggior parte del tempo, mentre alcuni riferiscono di avere costantemente un sonno po- co efficiente. Tuttavia, i sistemi di registrazione del sonno indicano che, in generale, chi lamenta un sonno poco ristoratore tende a sot- tovalutare la lunghezza del tempo in cui dorme. Circa 50-70.000.000 di persone ne- gli Stati Uniti soffrono di patologie del sonno, accompagnate da problemi di salute generale e di diminuita efficienza nelle attività quotidia- ne di routine. L’impatto economico e sociale dei disturbi del sonno è sti- mato in 16 miliardi di dollari all’an- no per le spese di assistenza sanitaria e di 50 miliardi di dollari annui per quanto riguarda la perdita di produttività. I disturbi del sonno sono considerati uno dei problemi di salute più comuni, ciononostante è stato dimostrato che tra l’82 e il 98% degli adulti con disturbi respiratori legati al sonno (SRBD) non hanno ancora avuto una diagnosi strumentale corretta. Il ruolo del dentista nella gestione di alcune malattie del sonno è sem- pre più evidente, egli non è più uni- camente relegato alla sola gestione di strutture dentali e parodontali, ma ha un ruolo sempre maggiore nel riconoscimento di un paziente che può essere a rischio di una ma- lattia del sonno. È essenziale per i dentisti che entrano nel campo della medicina del sonno dentale conoscerne la fisiologia e riconoscerne le patologie più comuni come l’insonnia, i disturbi sia di tipo respiratorio che di movimento (russa- mento, apnea ostruttiva del sonno, bruxismo) ed il complesso loop sonno-dolore orofacciale.

Il sonno e l’odontoiatria / Manfredi, E; Milano, F; Rocchi, G; Segu', M; Sacchi, F. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - 27:03(2016), pp. 252-257.

Il sonno e l’odontoiatria

MANFREDI E;SEGU' M;
2016-01-01

Abstract

Nel regno animale, il son- no è un processo biologi- co universale e indispensabile per mantenere e ripristinare la salute. Non è semplicemente uno stato di coscienza alterata, è uno stato comportamentale e fisiologi- co completamente differente, uni- co e ben documentato ed è defini- to nella letteratura internazionale come “a reversible behavioral sta- te of perpetual disengagement from and unresponsiveness to the environment”. La durata del sonno di solito varia da 6 a 9 ore negli adulti; la maggior parte degli adulti dorme una media di 7,5 ore, alcuni sono short sleepers ed altri long sleepers (menodi5,5oreepiùdi9ore,ri- spettivamente). Una buona qualità del sonno è di solito associata con la sensazione di aver dormito inin- terrottamente per tutta la notte e con la sensazione di essere freschi e vigili al risveglio. La percezione della qualità del sonno è soggettiva e varia ampiamente: alcune persone percepiscono un sonno ri- storatore la maggior parte del tempo, mentre alcuni riferiscono di avere costantemente un sonno po- co efficiente. Tuttavia, i sistemi di registrazione del sonno indicano che, in generale, chi lamenta un sonno poco ristoratore tende a sot- tovalutare la lunghezza del tempo in cui dorme. Circa 50-70.000.000 di persone ne- gli Stati Uniti soffrono di patologie del sonno, accompagnate da problemi di salute generale e di diminuita efficienza nelle attività quotidia- ne di routine. L’impatto economico e sociale dei disturbi del sonno è sti- mato in 16 miliardi di dollari all’an- no per le spese di assistenza sanitaria e di 50 miliardi di dollari annui per quanto riguarda la perdita di produttività. I disturbi del sonno sono considerati uno dei problemi di salute più comuni, ciononostante è stato dimostrato che tra l’82 e il 98% degli adulti con disturbi respiratori legati al sonno (SRBD) non hanno ancora avuto una diagnosi strumentale corretta. Il ruolo del dentista nella gestione di alcune malattie del sonno è sem- pre più evidente, egli non è più uni- camente relegato alla sola gestione di strutture dentali e parodontali, ma ha un ruolo sempre maggiore nel riconoscimento di un paziente che può essere a rischio di una ma- lattia del sonno. È essenziale per i dentisti che entrano nel campo della medicina del sonno dentale conoscerne la fisiologia e riconoscerne le patologie più comuni come l’insonnia, i disturbi sia di tipo respiratorio che di movimento (russa- mento, apnea ostruttiva del sonno, bruxismo) ed il complesso loop sonno-dolore orofacciale.
2016
Il sonno e l’odontoiatria / Manfredi, E; Milano, F; Rocchi, G; Segu', M; Sacchi, F. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - 27:03(2016), pp. 252-257.
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