Per sindrome della bocca urente (BMS) si intende un dolore orofacciale cronico, tipicamente caratterizzato da una sensazione di bruciore continua e spontanea come se la bocca e la lingua fossero scaldate sulla fiamma. La BMS è una condizione relativamente comune che colpisce la popolazione totale tra lo 0,7 per cento e il 4,6 per cento; negli Stati Uniti ne sono affetti 1,3 milioni di persone, delle quali la maggior parte sono donne tra i tre e i dodici anni dopo la menopausa, con cambiamenti ormonali, dovuti alla menopausa, e con disturbi psichici. La BMS è probabilmente di origine multifattoriale, idiopatica, di solito non accompagnata da lesioni muscolari; l’eziologia è ancora sconosciuta anche se sta avanzando l’ipotesi di una patogenesi neuropatica. Infatti l’accertamento quantitativo delle funzioni sensoriali e chemosensoriali rivela che le soglie sensoriali nei pazienti affetti da BMS sono differenti, di gran lunga più alte rispetto ai casi utilizzati come controllo; biopsie della lingua, come riportato da Suarez e Clark, hanno mostrato un’importante minore densità di fibre nervose epiteliali nei soggetti malati rispetto ai casi controllo. Questo suggerisce l’idea che la BMS sia un disturbo del processo sensoriale, alterato a livello delle fibre neuropatiche nella lingua. La BMS si può manifestare come una condizione idiopatica, in assenza di altre patologie evidenti, detta Primary BMS Type, contraddistinta dall’unico sintomo di bocca urente, che può derivare da varie anormalità locali e sistemiche. In quest’ultimo caso viene definita Secondary BMS Type e le malattie coinvolte possono essere deficienze alimentari, menopausa associata a scompensi ormonali, infezioni locali orali, lesioni correlate alla protesi, xerostomia, reazioni di ipersensibilità e diabete mellito. In più di un terzo dei pazienti sono state identificate molte cause concorrenti alla BMS e la conseguenza più immediata del sovrapporsi di varie patologie è una certa difficoltà nella diagnosi della malattia. La procedura seguita oggi per il trattamento della BMS non è ancora soddisfacente, ma dal momento che attualmente la patologia è largamente ritenuta essere di origine neuropatica, la cura avviene soprattutto tramite la somministrazione di farmaci che sono in grado di sopprimere la trasduzione neurologica e la trasmissione del segnale doloroso a livello centrale.
Sindrome della bocca urente: case report / Raffaghello, G; Segu', M; Pucci, E; Bosco, M; Collesano, V. - In: DOCTOR. OS. - ISSN 1120-7140. - 19:1 Suppl 1(2008), pp. 149-151.
Sindrome della bocca urente: case report
SEGU' M;
2008-01-01
Abstract
Per sindrome della bocca urente (BMS) si intende un dolore orofacciale cronico, tipicamente caratterizzato da una sensazione di bruciore continua e spontanea come se la bocca e la lingua fossero scaldate sulla fiamma. La BMS è una condizione relativamente comune che colpisce la popolazione totale tra lo 0,7 per cento e il 4,6 per cento; negli Stati Uniti ne sono affetti 1,3 milioni di persone, delle quali la maggior parte sono donne tra i tre e i dodici anni dopo la menopausa, con cambiamenti ormonali, dovuti alla menopausa, e con disturbi psichici. La BMS è probabilmente di origine multifattoriale, idiopatica, di solito non accompagnata da lesioni muscolari; l’eziologia è ancora sconosciuta anche se sta avanzando l’ipotesi di una patogenesi neuropatica. Infatti l’accertamento quantitativo delle funzioni sensoriali e chemosensoriali rivela che le soglie sensoriali nei pazienti affetti da BMS sono differenti, di gran lunga più alte rispetto ai casi utilizzati come controllo; biopsie della lingua, come riportato da Suarez e Clark, hanno mostrato un’importante minore densità di fibre nervose epiteliali nei soggetti malati rispetto ai casi controllo. Questo suggerisce l’idea che la BMS sia un disturbo del processo sensoriale, alterato a livello delle fibre neuropatiche nella lingua. La BMS si può manifestare come una condizione idiopatica, in assenza di altre patologie evidenti, detta Primary BMS Type, contraddistinta dall’unico sintomo di bocca urente, che può derivare da varie anormalità locali e sistemiche. In quest’ultimo caso viene definita Secondary BMS Type e le malattie coinvolte possono essere deficienze alimentari, menopausa associata a scompensi ormonali, infezioni locali orali, lesioni correlate alla protesi, xerostomia, reazioni di ipersensibilità e diabete mellito. In più di un terzo dei pazienti sono state identificate molte cause concorrenti alla BMS e la conseguenza più immediata del sovrapporsi di varie patologie è una certa difficoltà nella diagnosi della malattia. La procedura seguita oggi per il trattamento della BMS non è ancora soddisfacente, ma dal momento che attualmente la patologia è largamente ritenuta essere di origine neuropatica, la cura avviene soprattutto tramite la somministrazione di farmaci che sono in grado di sopprimere la trasduzione neurologica e la trasmissione del segnale doloroso a livello centrale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.