Razionale L’immunosoppressione espone ad aumentato rischio di neoplasie, tra cui quelle uroteliali, così come di infezioni opportunistiche. In particolare nei trapiantati renali l’infezione da BK virus (BKV) è una complicanza frequente che può determinare nefrite tubulo-interstiziale (BKV associated nephropathy, BKVAN). In corso di BKVAN sono presenti nelle urine caratteristiche cellule uroteliali infette, dette “decoy cells”, morfologicamente indistinguibili da cellule neoplastiche. Questa somiglianza può pregiudicare una diagnosi tempestiva di neoplasia in pazienti con BKVAN che sviluppino un carcinoma vescicale e vengano sottoposti a screening tramite citologia urinaria. Casistica e Metodi Riportiamo il caso clinico di un trapiantato renale deceduto per un carcinoma sarcomatoide della vescica, insorto dopo 10 anni di infezione a elevata viremia da BKV non responsiva alla riduzione dell’immunosoppressione. In considerazione della storia clinica, sia la citologia urinaria sia il tessuto neoplastico sono stati caratterizzati con immunoistochimica per la presenza della proteina virale BKV-TAg e della proteina oncosoppressore p16, e con microscopia elettronica per la presenza di particelle virali. Risultati Tra le cellule urinarie positive per BKV-TAg (ovvero infettate da BKV) alcune sono risultate positive anche per p16. Analogamente il tessuto neoplastico vescicale e le metastasi epatiche e linfonodali, ma non il tessuto sano circostante, sono risultati positivi per BKV-TAg e p16. Infine la microscopia elettronica ha evidenziato particelle virali all’interno dei nuclei delle cellule neoplastiche. Pertanto le cellule neoplastiche, che sarebbero state morfologicamente indistinguibili dalle “decoy cells”, sono risultate invece facilmente identificabili attraverso una semplice indagine immunoistochimica alla citologia urinaria (essendo BKV+/p16+ invece che BKV+/p16-). Conclusioni Il caso suggerisce che l’immunoistochimica per BKV e p16 sulle cellule urinarie possa essere impiegata per la diagnosi precoce e differenziale di neoplasia associata a BKV, rispetto all’infezione isolata da BKV.

Primo caso di carcinoma vescicale sarcomatoide associato a BKV in paziente trapiantato di rene: possibile ruolo dell’immunoistochimica per BKV-TAg e p16 su citologia urinaria nella diagnosi precoce di neoplasia / Gandolfini, I; Piotti, G; Pilato, Fp; Buti, S; Bersanelli, M; Ferretti, S; Nizzoli, C; Galetti, M; Gnetti, L; Palmisano, A; Cremaschi, E; Delsante, M; Rocco, R; David, S; Maggiore, U. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - 32:S65(2015), pp. 130-130.

Primo caso di carcinoma vescicale sarcomatoide associato a BKV in paziente trapiantato di rene: possibile ruolo dell’immunoistochimica per BKV-TAg e p16 su citologia urinaria nella diagnosi precoce di neoplasia

Buti S;
2015-01-01

Abstract

Razionale L’immunosoppressione espone ad aumentato rischio di neoplasie, tra cui quelle uroteliali, così come di infezioni opportunistiche. In particolare nei trapiantati renali l’infezione da BK virus (BKV) è una complicanza frequente che può determinare nefrite tubulo-interstiziale (BKV associated nephropathy, BKVAN). In corso di BKVAN sono presenti nelle urine caratteristiche cellule uroteliali infette, dette “decoy cells”, morfologicamente indistinguibili da cellule neoplastiche. Questa somiglianza può pregiudicare una diagnosi tempestiva di neoplasia in pazienti con BKVAN che sviluppino un carcinoma vescicale e vengano sottoposti a screening tramite citologia urinaria. Casistica e Metodi Riportiamo il caso clinico di un trapiantato renale deceduto per un carcinoma sarcomatoide della vescica, insorto dopo 10 anni di infezione a elevata viremia da BKV non responsiva alla riduzione dell’immunosoppressione. In considerazione della storia clinica, sia la citologia urinaria sia il tessuto neoplastico sono stati caratterizzati con immunoistochimica per la presenza della proteina virale BKV-TAg e della proteina oncosoppressore p16, e con microscopia elettronica per la presenza di particelle virali. Risultati Tra le cellule urinarie positive per BKV-TAg (ovvero infettate da BKV) alcune sono risultate positive anche per p16. Analogamente il tessuto neoplastico vescicale e le metastasi epatiche e linfonodali, ma non il tessuto sano circostante, sono risultati positivi per BKV-TAg e p16. Infine la microscopia elettronica ha evidenziato particelle virali all’interno dei nuclei delle cellule neoplastiche. Pertanto le cellule neoplastiche, che sarebbero state morfologicamente indistinguibili dalle “decoy cells”, sono risultate invece facilmente identificabili attraverso una semplice indagine immunoistochimica alla citologia urinaria (essendo BKV+/p16+ invece che BKV+/p16-). Conclusioni Il caso suggerisce che l’immunoistochimica per BKV e p16 sulle cellule urinarie possa essere impiegata per la diagnosi precoce e differenziale di neoplasia associata a BKV, rispetto all’infezione isolata da BKV.
2015
Primo caso di carcinoma vescicale sarcomatoide associato a BKV in paziente trapiantato di rene: possibile ruolo dell’immunoistochimica per BKV-TAg e p16 su citologia urinaria nella diagnosi precoce di neoplasia / Gandolfini, I; Piotti, G; Pilato, Fp; Buti, S; Bersanelli, M; Ferretti, S; Nizzoli, C; Galetti, M; Gnetti, L; Palmisano, A; Cremaschi, E; Delsante, M; Rocco, R; David, S; Maggiore, U. - In: GIORNALE ITALIANO DI NEFROLOGIA. - ISSN 1724-5990. - 32:S65(2015), pp. 130-130.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2906881
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