After the two previous articles about the autobiographical and the trans-autobiographical narrative, in this one the author analyses the poetic thinking. It is different from the narrative thinking, because the poetical logic is more intuitive and closer to Freud’s Preconscious. Furthermore, it connects the subjective field to the universal one, through intuitive and unpredictable logical paths. Poetry arises from the author’s inner silence and the reader can know himself through the words and the semantic blanks of the text. The poetical discourse activates, in the author and in the reader, a psychological process of rêverie (Bion), so they can grasp the mystery of Lacan’s "Thing”. It requires to activate the “negative capability” (Bion) and produces some reparative effects which are deeper than in the prose.
Dopo i due precedenti articoli dedicati alla narrazione autobiografica e trans-autobiografica, in questo l’autore analizza il pensiero poetico, che si differenzia dal pensiero narrativo perché è più intuitivo e più vicino al Preconscio freudiano. Inoltre connette il mondo soggettivo all’universale attraverso percorsi logici intuitivi e imprevedibili. La poesia nasce dal silenzio interiore dell’autore e consente al lettore di leggere se stesso attraverso le parole e i vuoti semantici del testo. Attiva in entrambi un meccanismo di rêverie (Bion) che rende intuibile la “Cosa” di Lacan. Richiede all’autore e al lettore di attivare la propria capacità negativa e produce effetti riparativi diversi e più profondi di quelli della prosa.
Poesia, pensiero, riparazione / Barbieri, Gian Luca. - In: LA SOCIETÀ DEGLI INDIVIDUI. - ISSN 1590-7031. - 67:(2020), pp. 123-138.
Poesia, pensiero, riparazione
Barbieri Gian LucaWriting – Original Draft Preparation
2020-01-01
Abstract
Dopo i due precedenti articoli dedicati alla narrazione autobiografica e trans-autobiografica, in questo l’autore analizza il pensiero poetico, che si differenzia dal pensiero narrativo perché è più intuitivo e più vicino al Preconscio freudiano. Inoltre connette il mondo soggettivo all’universale attraverso percorsi logici intuitivi e imprevedibili. La poesia nasce dal silenzio interiore dell’autore e consente al lettore di leggere se stesso attraverso le parole e i vuoti semantici del testo. Attiva in entrambi un meccanismo di rêverie (Bion) che rende intuibile la “Cosa” di Lacan. Richiede all’autore e al lettore di attivare la propria capacità negativa e produce effetti riparativi diversi e più profondi di quelli della prosa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.