Traendo spunto dall’ord. cost. n. 3 del 2020, si sottopone a critica la prassi secondo cui è necessaria una “consistenza probatoria” minima per integrare una notizia di reato. Muovendo dalla dimensione esclusivamente semantica del concetto di notizia di reato, che non implica elementi probatori destinati a sorreggerla, si distingue fra notizia e pseudo-notizia di reato e si delineano i controlli sulle annotazioni nel “modello” 45. L’obiettivo è scongiurare l’aggiramento del dovere d’iscrizione delle notizie di reato nel registro ex art. 335 c.p.p. e di assicurare l’obbligatorietà dell’azione penale ex art. 112 Cost.
Perduranti equivoci tra notizia di reato e pseudo-notizia / Cassibba, Fabio Salvatore. - In: CASSAZIONE PENALE. - ISSN 1125-856X. - 7-8(2020), pp. 2799-2807.
Perduranti equivoci tra notizia di reato e pseudo-notizia
Cassibba
2020-01-01
Abstract
Traendo spunto dall’ord. cost. n. 3 del 2020, si sottopone a critica la prassi secondo cui è necessaria una “consistenza probatoria” minima per integrare una notizia di reato. Muovendo dalla dimensione esclusivamente semantica del concetto di notizia di reato, che non implica elementi probatori destinati a sorreggerla, si distingue fra notizia e pseudo-notizia di reato e si delineano i controlli sulle annotazioni nel “modello” 45. L’obiettivo è scongiurare l’aggiramento del dovere d’iscrizione delle notizie di reato nel registro ex art. 335 c.p.p. e di assicurare l’obbligatorietà dell’azione penale ex art. 112 Cost.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.