È interesse dei legittimari far pronunziare la nullità o la simulazione di atti compiuti dal de cuius perché potrebbero, alternativamente, far accertare: che il bene, oggetto del negozio, non sia mai fuoriuscito dal suo patrimonio, sicché concorrerebbe a formare il relictum; oppure, che lo stesso bene abbia costituito oggetto di donazione, sicché concorrerebbe nella formazione del donatum. L’onere della preventiva accettazione beneficiata, da parte del legittimario leso, rappresenta una formalità necessaria allo scopo di proteggere i donatari e i legatari estranei, rispetto alla cerchia degli eredi nominati dal testatore. Questo onere non riguarda il pretermesso, poiché non in grado di accettare l’eredità; analogamente, dottrina e giurisprudenza maggioritaria ritengono che la pretermissione del riservatario possa verificarsi anche nella successione intestata, qualora il de cuius si sia spogliato dell’intero suo patrimonio, e quindi per la tutela della posizione di erede sia necessario esperire l’azione di riduzione. Tuttavia, sembra preferibile ritenere che il legittimario sia pretermesso unicamente quando non sia chiamato per testamento, con il quale si nominino altri quali eredi, e non nelle ipotesi di successione ab intestato: conseguentemente, in ogni caso in cui il legittimario sia chiamato alla successione ex lege, ancorché subentrato nelle sole passività ereditarie, questi dovrà accettare con beneficio di inventario per poter esercitare l’azione di riduzione, ed agirà in qualità di erede, non già di terzo.

La tutela del legittimario avverso le liberalità dissimulate / Natale, Andrea Vincenzo. - In: FAMIGLIA E DIRITTO. - ISSN 1591-7703. - 11(2019), pp. 1007-1026.

La tutela del legittimario avverso le liberalità dissimulate

Andrea Natale
2019-01-01

Abstract

È interesse dei legittimari far pronunziare la nullità o la simulazione di atti compiuti dal de cuius perché potrebbero, alternativamente, far accertare: che il bene, oggetto del negozio, non sia mai fuoriuscito dal suo patrimonio, sicché concorrerebbe a formare il relictum; oppure, che lo stesso bene abbia costituito oggetto di donazione, sicché concorrerebbe nella formazione del donatum. L’onere della preventiva accettazione beneficiata, da parte del legittimario leso, rappresenta una formalità necessaria allo scopo di proteggere i donatari e i legatari estranei, rispetto alla cerchia degli eredi nominati dal testatore. Questo onere non riguarda il pretermesso, poiché non in grado di accettare l’eredità; analogamente, dottrina e giurisprudenza maggioritaria ritengono che la pretermissione del riservatario possa verificarsi anche nella successione intestata, qualora il de cuius si sia spogliato dell’intero suo patrimonio, e quindi per la tutela della posizione di erede sia necessario esperire l’azione di riduzione. Tuttavia, sembra preferibile ritenere che il legittimario sia pretermesso unicamente quando non sia chiamato per testamento, con il quale si nominino altri quali eredi, e non nelle ipotesi di successione ab intestato: conseguentemente, in ogni caso in cui il legittimario sia chiamato alla successione ex lege, ancorché subentrato nelle sole passività ereditarie, questi dovrà accettare con beneficio di inventario per poter esercitare l’azione di riduzione, ed agirà in qualità di erede, non già di terzo.
2019
La tutela del legittimario avverso le liberalità dissimulate / Natale, Andrea Vincenzo. - In: FAMIGLIA E DIRITTO. - ISSN 1591-7703. - 11(2019), pp. 1007-1026.
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