Introducing the exhibition catalogue on Lucio Fontana’s drawings (Milan Castello Sforzesco 1977), Mercedes Garberi wrote that the museum is at the same time ‘archive’ and a repertory of the possible, a tool to work on the present and future. As demonstrated by many scholars on Institutional Critique, the archival obsession started exactly during that decade, and the archive has been assumed as a metaphor to react to the museum crisis by artists and curators. Starting from case studies analysis and a proposal of a temporary map through which the two different institutions, the museum and the archive, interacted through the collecting and the narrative and the display, we will analyze the contemporary debate and curatorial practices. The case studies analyzed will highlight three trajectories: the dialectic between archival and museological disciplines; the different spatial dimension; the public role. The questions are: is it possible, starting from an analysis on the archive, assumed as a metaphor by historians and philosopher, starting form Foucault, to define historiographical method, to define curatorial and exhibit projects with which reflect on the archive’s perception as a dusty, forgotten and inaccessible place, unlike the museum; on the opposition between documentation and artworks, consequently on the different policies of storage and display; on the interactions between the idea of ‘archive in motion’ (Ernst) and the acknowledgement that today the museum is a stage of events (Groys).

Presentando la mostra dei disegni di Lucio Fontana al Castello Sforzesco nel 1977, Mercedes Garberi esprimeva la necessità di un avvicinamento del pubblico al museo attraverso azioni di «aggressione sul presente», perché «il museo da un lato è archivio, dall’altro repertorio del possibile». Come dimostrano le analisi sul ruolo dell’Institutional Critique e sull’ossessione per l’archivio nell’arte contemporanea, è in questo decennio che si manifesta un rinnovato interesse nei confronti dell’archivio come metafora ancora oggi assunta per superare la crisi del museo. Partendo dall’analisi di alcuni casi si tracceranno le fasi attraverso le quali nel corso degli anni Settanta, si inneschi la dialettica tra museo ed archivio e le modalità con cui un tale confronto oggi si articola nelle partiche curatoriali e nel dibattito museologico, proponendo tre direttrici di indagine: la dialettica tra le differenti prospettive disciplinari, l’incidenza della dimensione spaziale dell’archivio rispetto a quella del museo, infine le modalità di relazione con il pubblico. L’interrogativo che si intende porre è in che termini la riflessione sull’archivio, assunto come metafora a partire da Foucault per proporre modelli di indagine storica, può portare a proposte di esposizione in cui si rifletta sulla percezione dell’archivio come deposito polveroso ma anche distante e inaccessibile, opposto a quella del museo; sulla consolidata contrapposizione tra opera e documentazione, quindi sulle differenti modalità di organizzazione e disposizione anche in relazione alle politiche di acquisizione; sulle possibili coincidenze tra una idea di archivio in movimento e la presa d’atto del museo come luogo della messa in scena di eventi.

Tra opera e documento. Percorsi dal museo all’archivio e dall’archivio al museo / Zanella, Francesca. - In: PIANO B. - ISSN 2531-9876. - 4:1(2019), pp. 124-149.

Tra opera e documento. Percorsi dal museo all’archivio e dall’archivio al museo

Zanella, Francesca
2019-01-01

Abstract

Introducing the exhibition catalogue on Lucio Fontana’s drawings (Milan Castello Sforzesco 1977), Mercedes Garberi wrote that the museum is at the same time ‘archive’ and a repertory of the possible, a tool to work on the present and future. As demonstrated by many scholars on Institutional Critique, the archival obsession started exactly during that decade, and the archive has been assumed as a metaphor to react to the museum crisis by artists and curators. Starting from case studies analysis and a proposal of a temporary map through which the two different institutions, the museum and the archive, interacted through the collecting and the narrative and the display, we will analyze the contemporary debate and curatorial practices. The case studies analyzed will highlight three trajectories: the dialectic between archival and museological disciplines; the different spatial dimension; the public role. The questions are: is it possible, starting from an analysis on the archive, assumed as a metaphor by historians and philosopher, starting form Foucault, to define historiographical method, to define curatorial and exhibit projects with which reflect on the archive’s perception as a dusty, forgotten and inaccessible place, unlike the museum; on the opposition between documentation and artworks, consequently on the different policies of storage and display; on the interactions between the idea of ‘archive in motion’ (Ernst) and the acknowledgement that today the museum is a stage of events (Groys).
2019
Presentando la mostra dei disegni di Lucio Fontana al Castello Sforzesco nel 1977, Mercedes Garberi esprimeva la necessità di un avvicinamento del pubblico al museo attraverso azioni di «aggressione sul presente», perché «il museo da un lato è archivio, dall’altro repertorio del possibile». Come dimostrano le analisi sul ruolo dell’Institutional Critique e sull’ossessione per l’archivio nell’arte contemporanea, è in questo decennio che si manifesta un rinnovato interesse nei confronti dell’archivio come metafora ancora oggi assunta per superare la crisi del museo. Partendo dall’analisi di alcuni casi si tracceranno le fasi attraverso le quali nel corso degli anni Settanta, si inneschi la dialettica tra museo ed archivio e le modalità con cui un tale confronto oggi si articola nelle partiche curatoriali e nel dibattito museologico, proponendo tre direttrici di indagine: la dialettica tra le differenti prospettive disciplinari, l’incidenza della dimensione spaziale dell’archivio rispetto a quella del museo, infine le modalità di relazione con il pubblico. L’interrogativo che si intende porre è in che termini la riflessione sull’archivio, assunto come metafora a partire da Foucault per proporre modelli di indagine storica, può portare a proposte di esposizione in cui si rifletta sulla percezione dell’archivio come deposito polveroso ma anche distante e inaccessibile, opposto a quella del museo; sulla consolidata contrapposizione tra opera e documentazione, quindi sulle differenti modalità di organizzazione e disposizione anche in relazione alle politiche di acquisizione; sulle possibili coincidenze tra una idea di archivio in movimento e la presa d’atto del museo come luogo della messa in scena di eventi.
Tra opera e documento. Percorsi dal museo all’archivio e dall’archivio al museo / Zanella, Francesca. - In: PIANO B. - ISSN 2531-9876. - 4:1(2019), pp. 124-149.
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