La vita nelle metropoli che vanno nascendo, la decadenza data dai vizi, ma anche il fascino che essi esercitano sull’uomo moderno sono al centro delle opere di Balzac, Baudelaire e Benjamin, che osservano da diverse prospettive una realtà in rapido mutamento, quasi in una ricerca consapevolmente vana di una redenzione fisica e spirituale. L’irresistibile attrazione di Balzac verso questo mondo lo porta all’utilizzo dei mezzi che apparentemente consentono di analizzarlo e di viverlo in pienezza, come il caffè, nonostante gli effetti negativi sull’organismo. Per Baudelaire l’unico strumento salvifico è invece l’arte, cui egli affida la propria esistenza impossibilitata a risalire l’abisso: la desolazione delle Fleurs du mal è specchio della vita quotidiana in cui alla mancanza del divino si può supplire solamente con l’uso di droghe. Nella Berliner Kindheit Benjamin bambino si muove invece in una città dominata dagli adulti che ai suoi occhi appaiono distorti, quasi esseri mitologici. L’infanzia come purezza sembra rappresentare, per lo scrittore che si professa ateo, la necessità di avere comunque un’escatologia che faccia vivere sulle macerie della storia.

Percorsi di mistica laica fra Ottocento e Novecento. Balzac, Baudelaire, Benjamin / Longhi, E. - STAMPA. - (2007), pp. 01-76.

Percorsi di mistica laica fra Ottocento e Novecento. Balzac, Baudelaire, Benjamin

LONGHI E
2007-01-01

Abstract

La vita nelle metropoli che vanno nascendo, la decadenza data dai vizi, ma anche il fascino che essi esercitano sull’uomo moderno sono al centro delle opere di Balzac, Baudelaire e Benjamin, che osservano da diverse prospettive una realtà in rapido mutamento, quasi in una ricerca consapevolmente vana di una redenzione fisica e spirituale. L’irresistibile attrazione di Balzac verso questo mondo lo porta all’utilizzo dei mezzi che apparentemente consentono di analizzarlo e di viverlo in pienezza, come il caffè, nonostante gli effetti negativi sull’organismo. Per Baudelaire l’unico strumento salvifico è invece l’arte, cui egli affida la propria esistenza impossibilitata a risalire l’abisso: la desolazione delle Fleurs du mal è specchio della vita quotidiana in cui alla mancanza del divino si può supplire solamente con l’uso di droghe. Nella Berliner Kindheit Benjamin bambino si muove invece in una città dominata dagli adulti che ai suoi occhi appaiono distorti, quasi esseri mitologici. L’infanzia come purezza sembra rappresentare, per lo scrittore che si professa ateo, la necessità di avere comunque un’escatologia che faccia vivere sulle macerie della storia.
2007
9788878472068
Percorsi di mistica laica fra Ottocento e Novecento. Balzac, Baudelaire, Benjamin / Longhi, E. - STAMPA. - (2007), pp. 01-76.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2858617
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact