Il presente articolo mostra la formalizzazione, nei recenti discorsi di una parte della letteratura manageriale internazionale, in particolare del dopo crisi, di un nuovo ordine normativo o, nei termini della teoria di riferimento (Boltanski-Thévenot 1991), di una nuova Città. Il principio su cui si regge tale ordine, che chiamiamo Città della Sostenibilità, il nuovo principio di equivalenza che detta chi è grande e chi è piccolo sotto un certo rapporto, è il principio della valorizzazione delle risorse. Nella Città della Sostenibilità - emersa dall’analisi di più di 50 testi di letteratura manageriale internazionale pubblicati tra il 30 giugno 2008 e il 1 luglio 2010 - il grande è un valorizzatore di risorse umane, sociali e ambientali, mentre il piccolo consuma le risorse senza rigenerarle, ed è dunque un mortificatore-sfruttatore-dissipatore di risorse che, nella prospettiva di lungo periodo, crea un mondo insostenibile. In ambito economico, l’attenzione al valore extra-finanziario e alla ricreazione delle risorse, e la prospettiva di lungo periodo caratterizzano il mondo sostenibile, di cui verranno evidenziati i dispositivi. Annoveriamo, infine, rischi e vantaggi dell’appropriazione da parte del capitalismo post-crisi, sia nelle retoriche che nelle pratiche, del valore della sostenibilità per aprire al profitto nuove strade.
Sur le renouvèlement du capitalisme / Magatti, M; Gherardi, L. - In: REVUE DU MAUSS SEMESTRIELLE. - ISSN 1247-4819. - 2012/39:Giugno(2012), pp. 487-510.
Sur le renouvèlement du capitalisme
MAGATTI M;GHERARDI L
2012-01-01
Abstract
Il presente articolo mostra la formalizzazione, nei recenti discorsi di una parte della letteratura manageriale internazionale, in particolare del dopo crisi, di un nuovo ordine normativo o, nei termini della teoria di riferimento (Boltanski-Thévenot 1991), di una nuova Città. Il principio su cui si regge tale ordine, che chiamiamo Città della Sostenibilità, il nuovo principio di equivalenza che detta chi è grande e chi è piccolo sotto un certo rapporto, è il principio della valorizzazione delle risorse. Nella Città della Sostenibilità - emersa dall’analisi di più di 50 testi di letteratura manageriale internazionale pubblicati tra il 30 giugno 2008 e il 1 luglio 2010 - il grande è un valorizzatore di risorse umane, sociali e ambientali, mentre il piccolo consuma le risorse senza rigenerarle, ed è dunque un mortificatore-sfruttatore-dissipatore di risorse che, nella prospettiva di lungo periodo, crea un mondo insostenibile. In ambito economico, l’attenzione al valore extra-finanziario e alla ricreazione delle risorse, e la prospettiva di lungo periodo caratterizzano il mondo sostenibile, di cui verranno evidenziati i dispositivi. Annoveriamo, infine, rischi e vantaggi dell’appropriazione da parte del capitalismo post-crisi, sia nelle retoriche che nelle pratiche, del valore della sostenibilità per aprire al profitto nuove strade.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.