La stagnazione demografica di alcune città italiane, con intensità più o meno elevate a seconda dell’intensità della concomitante crisi economica, di regola non è accompagnata dall’arresto dell’espansione urbana. Il contenimento del consumo del suolo ha luogo comunque in un momento successivo ed è maggiore in presenza di usi del suolo agricoli. Nonostante la delocalizzazione di attività produttive causi la dismissione di parti di tessuto urbano esistente procede inesorabile l’espansione oltre i confini dell’urbanizzato. La tesi è avvalorata da una serie di studi su ambiti campione tra piccoli comuni del nord Italia che negli ultimi dieci anni dimostrano una tendenziale riduzione delle densità insediative. Il processo di rapida urbanizzazione iniziato nel dopoguerra è progredito nonostante dagli anni Settanta in poi alcune città cominciassero a perdere popolazione. Questo ossimoro rende necessaria una riflessione sul ruolo della pianificazione urbanistica e territoriale per equilibrare le azioni di rigenerazione nei diversi contesti in declino poiché essi spesso sono affiancati da realtà ancora in crescita con cui difficilmente riusciranno a competere dal punto di vista economico e sociale. Le criticità con cui ci si scontra nel prefigurare possibili scenari di rigenerazione, oltre alla tendenza al continuo consumo di suolo, sono la disparità nella distribuzione delle risorse economiche, concentrate in poche grandi città, e la pianificazione territoriale non sempre adeguata a riequilibrare le azioni locali ad un livello sovraordinato.

La rigenerazione delle città in contrazione. Il caso dei comuni medio-piccoli del Nord Italia / Ventura, Paolo; Caselli, Barbara. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 1416-1423. (Intervento presentato al convegno XIX Conferenza Nazionale SIU. Cambiamenti: Responsabilità e strumenti per l'urbanistica al servizio del paese tenutosi a Catania nel 16-18 giugno 2016).

La rigenerazione delle città in contrazione. Il caso dei comuni medio-piccoli del Nord Italia

Paolo Ventura;Barbara Caselli
2017-01-01

Abstract

La stagnazione demografica di alcune città italiane, con intensità più o meno elevate a seconda dell’intensità della concomitante crisi economica, di regola non è accompagnata dall’arresto dell’espansione urbana. Il contenimento del consumo del suolo ha luogo comunque in un momento successivo ed è maggiore in presenza di usi del suolo agricoli. Nonostante la delocalizzazione di attività produttive causi la dismissione di parti di tessuto urbano esistente procede inesorabile l’espansione oltre i confini dell’urbanizzato. La tesi è avvalorata da una serie di studi su ambiti campione tra piccoli comuni del nord Italia che negli ultimi dieci anni dimostrano una tendenziale riduzione delle densità insediative. Il processo di rapida urbanizzazione iniziato nel dopoguerra è progredito nonostante dagli anni Settanta in poi alcune città cominciassero a perdere popolazione. Questo ossimoro rende necessaria una riflessione sul ruolo della pianificazione urbanistica e territoriale per equilibrare le azioni di rigenerazione nei diversi contesti in declino poiché essi spesso sono affiancati da realtà ancora in crescita con cui difficilmente riusciranno a competere dal punto di vista economico e sociale. Le criticità con cui ci si scontra nel prefigurare possibili scenari di rigenerazione, oltre alla tendenza al continuo consumo di suolo, sono la disparità nella distribuzione delle risorse economiche, concentrate in poche grandi città, e la pianificazione territoriale non sempre adeguata a riequilibrare le azioni locali ad un livello sovraordinato.
2017
9788899237080
La rigenerazione delle città in contrazione. Il caso dei comuni medio-piccoli del Nord Italia / Ventura, Paolo; Caselli, Barbara. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 1416-1423. (Intervento presentato al convegno XIX Conferenza Nazionale SIU. Cambiamenti: Responsabilità e strumenti per l'urbanistica al servizio del paese tenutosi a Catania nel 16-18 giugno 2016).
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