Present work originates from the desire to analyze relationship between photography and cartography in its historical value. Starting point is given by the review of a report presented to the Académie des sciences in Paris in 1860, concerning the critical analysis of the “photo-topographic” method elaborated by the captain of the French Military Engineers Aimé Laussedat (1819-1907). Laussedat's will to transform photography into a map it must be inscribed in its links with the technological changes in progress and in the more general visual transformation occurred between the nineteenth and twentieth centuries. In fact, in these years significant changes have taken place in the "geographical vision of reality" which have come down to us. This work tries to offer some ideas for future investigations.
Il presente lavoro nasce dal desiderio di analizzare il legame tra fotografia e cartografia nel suo valore storico. Il punto di partenza è dato dalla lettura di un rapporto presentato all’Académie des sciences di Parigi nel 1860, riguardante l’analisi critica del metodo fototopografico elaborato dal capitano degli ingegneri militari francesi Aimé Laussedat (1819-1907). La volontà di Laussedat di trasformare la fotografia in mappa deve essere compresa a partire dai cambiamenti tecnologici in atto e inscritta nella più generale rivoluzione visiva avvenuta tra il XIX e il XX secolo. In questi anni, infatti, si verificano cambiamenti significativi nelle modalità attraverso le quali si struttura la visione geografica della realtà nel mondo occidentale. Questo lavoro cerca di offrire alcune idee per future indagini. La pratica «borghese» della fotografia paesaggistica «turistica» e quella incarnata dalla fototopografia militare possono infatti essere intese come aspetti diversi ma interconnessi di appropriazione dello spazio geografico, entrambe collegate a una fase di affermazione del capitalismo moderno e delle sue diverse modalità di territorializzazione. Siamo in presenza di due visioni normative: quella più tecnica, orientata alla sorveglianza armata del territorio, e quella che prelude alla sua commercializzazione, attraverso la spettacolarizzazione del paesaggio.
Dalla foto alla mappa: innovazioni tecnico-scientifiche, continuità e rivoluzioni visive nel secondo Ottocento. Spunti preliminari / Gemignani, Carlo Alberto. - In: GEOTEMA. - ISSN 1126-7798. - 58:(2019), pp. 88-94.
Dalla foto alla mappa: innovazioni tecnico-scientifiche, continuità e rivoluzioni visive nel secondo Ottocento. Spunti preliminari
gemignani carlo AlbertoWriting – Original Draft Preparation
2019-01-01
Abstract
Present work originates from the desire to analyze relationship between photography and cartography in its historical value. Starting point is given by the review of a report presented to the Académie des sciences in Paris in 1860, concerning the critical analysis of the “photo-topographic” method elaborated by the captain of the French Military Engineers Aimé Laussedat (1819-1907). Laussedat's will to transform photography into a map it must be inscribed in its links with the technological changes in progress and in the more general visual transformation occurred between the nineteenth and twentieth centuries. In fact, in these years significant changes have taken place in the "geographical vision of reality" which have come down to us. This work tries to offer some ideas for future investigations.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.