Laboratory management and professional liability: molecular diagnostics [Gestione di laboratorio e responsabilità professionale: la diagnostica molecolare]

Le implicazioni medico-legali connesse all’attività professionale nel Laboratorio clinico discendono necessariamente dall’eventualità di comportamenti inadeguati e forieri di danno per il paziente, connessi all’esercizio della professione. Attualmente, gli studi più recenti utilizzano un approccio che si basa sulla necessità di investigare ogni possibile difetto che si verifichi nel processo analitico nel suo complesso, che spazia dal momento della richiesta degli esami alla loro interpretazione e refertazione, e la corretta utilizzazione dell’informazione prodotta. Il presente lavoro prende in considerazione un Laboratorio di Diagnosi Molecolare come esempio di possibili errori che potenzialmente possono verificarsi. Partendo da quanto contenuto nelle normative di riferimento, attraverso rappresentazioni schematiche (schemi e flow-charts) viene effettuata un’analisi pratica, immediata e visiva della problematica. L’aspetto medico-legale della questione viene affrontato partendo dal presupposto che, essendo coinvolte più figure professionali, l’identificazione del responsabile di un errato dato laboratoristico andrà ricercata tenendo conto delle competenze di ciascuno. Di conseguenza, in caso di contenzioso per responsabilità professionale in cui sia coinvolto l’operato di un tecnico sanitario di laboratorio biomedico (TSLB) l’organismo giudicante (giudice di tribunale penale, civile o amministrativo) prenderà come riferimento la normativa da cui si evincono le competenze che, per legge, il TSLB deve possedere e, nello specifico, la legge 10 agosto 2000, n. 251, recante la disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione, nonché della professione ostetrica e il codice deontologico dei Tecnici di laboratorio biomedico.