L’articolo costituisce un excerptum dalla tesi di laurea magistrale dal titolo I notabilia manzoniani editi e inediti al Teatro comico fiorentino e mira a illustrare le caratteristiche dell’edizione commentata dei notabilia ai testi dei commediografi toscani del XVI secolo relativamente alle cinque commedie di Giovan Maria Cecchi, contenute nei primi due tomi dell’opera. I notabilia vengono pertanto trascritti all’interno della pericope entro cui sono inseriti, commentati linguisticamente, confrontati con le postille alla Crusca veronese e con le postille a Plauto e ne vengono infine individuati i reimpieghi nelle diverse redazioni (maxime nella Seconda minuta) dei Promessi sposi. Lo studio dei riusi permette di approfondire l’analisi del contributo linguistico offerto da Cecchi, esponente della letteratura ribobolaia fiorentina, e apre nuovi orizzonti per un accurato commento linguistico del romanzo, e in particolar modo della Ventisettana, la cui lingua «toscano-milanese» è ampiamente confrontabile con gli spogli linguistici compiuti da Manzoni prima della celebre «risciacquatura in Arno».
La voce delle postille "mute". I notabilia manzoniani alle commedie di Giovan Maria Cecchi / Ghirardi, Sabina. - In: PRASSI ECDOTICHE DELLA MODERNITÀ LETTERARIA. - ISSN 2499-6637. - 1:1(2016), pp. 131-212. [https://doi.org/10.13130/2499-6637/7607]
La voce delle postille "mute". I notabilia manzoniani alle commedie di Giovan Maria Cecchi
GHIRARDI, SABINA
2016-01-01
Abstract
L’articolo costituisce un excerptum dalla tesi di laurea magistrale dal titolo I notabilia manzoniani editi e inediti al Teatro comico fiorentino e mira a illustrare le caratteristiche dell’edizione commentata dei notabilia ai testi dei commediografi toscani del XVI secolo relativamente alle cinque commedie di Giovan Maria Cecchi, contenute nei primi due tomi dell’opera. I notabilia vengono pertanto trascritti all’interno della pericope entro cui sono inseriti, commentati linguisticamente, confrontati con le postille alla Crusca veronese e con le postille a Plauto e ne vengono infine individuati i reimpieghi nelle diverse redazioni (maxime nella Seconda minuta) dei Promessi sposi. Lo studio dei riusi permette di approfondire l’analisi del contributo linguistico offerto da Cecchi, esponente della letteratura ribobolaia fiorentina, e apre nuovi orizzonti per un accurato commento linguistico del romanzo, e in particolar modo della Ventisettana, la cui lingua «toscano-milanese» è ampiamente confrontabile con gli spogli linguistici compiuti da Manzoni prima della celebre «risciacquatura in Arno».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.