Il contributo getta luce su una fase storico-artistica ancora poco indagata nel panorama degli studi della Lombardia orientale, in particolare nell'ambito delle cosiddette architetture e sculture tardobarocche. L'obiettivo è fare un quadro il più aggiornato possibile sugli architetti e gli scultori che operano in contesto religioso nella seconda metà del Settecento tra le basse province di Cremona e Mantovano: emergono con forza i nomi del viadanese Pietro Antonio Maggi che si è avvalso con ottimi esiti di plastificatori in gesso delle valli comasche in quel momento protagonisti ai vertici nel quadro lombardo e non solo: Davide Terzani e, soprattutto, Stefano Salterio.
Centro/periferia/provincia nel Settecento lombardo: Pietro Antonio Maggie e un ‘quasi’ inedito di Stefano Salterio / Milanesi, Giorgio. - In: VITELLIANA - VIADANA E IL TERRITORIO MANTOVANO FRA OGLIO E PO. - ISSN 1970-7975. - 7:(2012), pp. 75-116.
Centro/periferia/provincia nel Settecento lombardo: Pietro Antonio Maggie e un ‘quasi’ inedito di Stefano Salterio
MILANESI, Giorgio
2012-01-01
Abstract
Il contributo getta luce su una fase storico-artistica ancora poco indagata nel panorama degli studi della Lombardia orientale, in particolare nell'ambito delle cosiddette architetture e sculture tardobarocche. L'obiettivo è fare un quadro il più aggiornato possibile sugli architetti e gli scultori che operano in contesto religioso nella seconda metà del Settecento tra le basse province di Cremona e Mantovano: emergono con forza i nomi del viadanese Pietro Antonio Maggi che si è avvalso con ottimi esiti di plastificatori in gesso delle valli comasche in quel momento protagonisti ai vertici nel quadro lombardo e non solo: Davide Terzani e, soprattutto, Stefano Salterio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.