Le sottilissime astuzie di Bertoldo, romanzo popolare che il bolognese Giulio Cesare Croce della Lira scrisse nel 1592 (come prodotto di una lunga tradizione che affonda le radici nel mondo ebraico, e in particolare nel corpus delle leggende relative a re Salomone, tradizione che si è mescolata con quella latina in Occidente e quella slavo-bizantina in Oriente dando luogo a un filone culturale tradizionale pan-balcanico, prima, e, a seguire, europeo più in generale), presenta da sùbito un numero cospicuo di traduzioni in lingue europee, così schematizzabile (come ricostruito in ASTORI 2010: 31). All’interno di una presentazione più generale del ricco intreccio che le diverse versioni di tale testo hanno prodotto (per altro già condotta in ASTORI 2010, da cui si riprenderanno le note essenziali), il contributo intende approfondire cause e dinamiche della fortuna della figura del Bertoldo, valorizzando (come fra l’altro proposto nel Call) “i rapporti con i contesti storico-culturali in cui il testo è stato concepito e recepito”, più nello specifico quelli fra l’Italia e la Moldavia nei secc. XVII-XVIII, il periodo in cui il ‘viaggio di Bertoldo’ ha toccato, con la traduzione del 1774, tale regione romanza.
Il viaggio di Bertoldo, Bertoldo in viaggio, fra Italia e Moldavia a cavallo dei secc. XVII e XVIII / Astori, Davide. - In: BULETIN STIINTIFIC SERIA A FASCICULA FILOLOGIE. - ISSN 1583-1264. - xxv:(2016), pp. 283-294.
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