L'obiettivo della riforma del credito cooperativo era «rafforzarlo, renderlo più resistente agli shock, mettere gli istituti nelle condizioni di inanziare adeguatamente l’economia reale e quindi favorire la crescita e l’occupazione». Eppure distrutto il principio di libertà di impresa (alle cooperative dissenzienti è sancita l’estinzione), distrutta la democrazia interna alle imprese (il potere di gestione e di indirizzo della banca è ora esterno alla compagine societaria), invertito il rapporto tra potere esecutivo e potere legislativo della Repubblica (non c’è più un legame tra elettore e organo legislativo), si crea una frattura, un solco, tra cittadino e bene comune; si recide il legame tra responsabilità e azione.
Riforma delle Bcc: una frattura tra cittadino e bene comune / Tagliavini, Giulio; Alberto, Lanzavecchia. - In: TONIOLORICERCA. - maggio(2016), pp. 1-5.
Riforma delle Bcc: una frattura tra cittadino e bene comune
TAGLIAVINI, Giulio;
2016-01-01
Abstract
L'obiettivo della riforma del credito cooperativo era «rafforzarlo, renderlo più resistente agli shock, mettere gli istituti nelle condizioni di inanziare adeguatamente l’economia reale e quindi favorire la crescita e l’occupazione». Eppure distrutto il principio di libertà di impresa (alle cooperative dissenzienti è sancita l’estinzione), distrutta la democrazia interna alle imprese (il potere di gestione e di indirizzo della banca è ora esterno alla compagine societaria), invertito il rapporto tra potere esecutivo e potere legislativo della Repubblica (non c’è più un legame tra elettore e organo legislativo), si crea una frattura, un solco, tra cittadino e bene comune; si recide il legame tra responsabilità e azione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.