Le riviste aziendali, con la loro evoluzione dagli house organ alla stampa aziendale del secondo dopoguerra legata al concetto di Public Relation di derivazione americana, mirano a una comunicazione con l’ambiente esterno facendo della cultura e dell’arte uno strumento da legare al proprio brand e alla propria comunicazione. Le più importanti ed efficaci riviste aziendali – “Il giardino di Esculapio”, “La Serpe”, “La lettura del medico”, “Esso Rivista”, “Edilizia Moderna”, “Ferrania”, Bemberg”, “Pirelli”, “Civiltà delle macchine”, “Il Gatto Selvatico” – offrono un repertorio culturale basato sulla necessità e sull’idea che la cultura scientifica e artistica debbano convivere, contribuendo così a una revisione del gusto e dando una lezione di stile e di cultura. È possibile riconoscervi un ruolo rilevante giocato dall’arte attraverso contributi scritti e a livello visivo, con modulazioni differenti. Ci si muove tra presenze scarne di testi e riproduzioni, e usi semplicemente illustrativi delle immagini, da un lato, e il coinvolgimento diretto degli artisti o l’utilizzo più funzionale delle opere pubblicate, dall’altro. Il ruolo preminente di “Civiltà delle macchine” come punto più alto delle riviste aziendali e all’interno del panorama culturale italiano degli anni Cinquanta, è unanimemente riconosciuto: la rivista vuole offrire un panorama di attualità tecniche, scientifiche, storiche, letterarie e artistiche collegate o in discordante armonia con l’impresa ufficiale e i suoi vari ambiti operativi e aprire un dibattito su quesiti filosofici, morali e sociali. La rilevanza dell’elemento artistico non è data tanto dai testi direttamente dedicati all’arte e all’architettura (seppur indicativi nel sostenere posizioni avanguardiste e moderniste), quanto dai reportage presso le fabbriche e le aziende realizzati da poeti, letterati e artisti, e dal confronto tra arte e scienza a livello teorico e metodologico.

Tra le riviste aziendali. La realtà milanese e “Civiltà delle macchine” / Colombo, Davide. - (2013), pp. 259-286. (Intervento presentato al convegno L'officina dei navigli. L'impresa culturale nella Milano del dopoguerra (1945-1960) tenutosi a Milano nel 2012).

Tra le riviste aziendali. La realtà milanese e “Civiltà delle macchine”

COLOMBO, Davide
2013-01-01

Abstract

Le riviste aziendali, con la loro evoluzione dagli house organ alla stampa aziendale del secondo dopoguerra legata al concetto di Public Relation di derivazione americana, mirano a una comunicazione con l’ambiente esterno facendo della cultura e dell’arte uno strumento da legare al proprio brand e alla propria comunicazione. Le più importanti ed efficaci riviste aziendali – “Il giardino di Esculapio”, “La Serpe”, “La lettura del medico”, “Esso Rivista”, “Edilizia Moderna”, “Ferrania”, Bemberg”, “Pirelli”, “Civiltà delle macchine”, “Il Gatto Selvatico” – offrono un repertorio culturale basato sulla necessità e sull’idea che la cultura scientifica e artistica debbano convivere, contribuendo così a una revisione del gusto e dando una lezione di stile e di cultura. È possibile riconoscervi un ruolo rilevante giocato dall’arte attraverso contributi scritti e a livello visivo, con modulazioni differenti. Ci si muove tra presenze scarne di testi e riproduzioni, e usi semplicemente illustrativi delle immagini, da un lato, e il coinvolgimento diretto degli artisti o l’utilizzo più funzionale delle opere pubblicate, dall’altro. Il ruolo preminente di “Civiltà delle macchine” come punto più alto delle riviste aziendali e all’interno del panorama culturale italiano degli anni Cinquanta, è unanimemente riconosciuto: la rivista vuole offrire un panorama di attualità tecniche, scientifiche, storiche, letterarie e artistiche collegate o in discordante armonia con l’impresa ufficiale e i suoi vari ambiti operativi e aprire un dibattito su quesiti filosofici, morali e sociali. La rilevanza dell’elemento artistico non è data tanto dai testi direttamente dedicati all’arte e all’architettura (seppur indicativi nel sostenere posizioni avanguardiste e moderniste), quanto dai reportage presso le fabbriche e le aziende realizzati da poeti, letterati e artisti, e dal confronto tra arte e scienza a livello teorico e metodologico.
2013
9788849138511
Tra le riviste aziendali. La realtà milanese e “Civiltà delle macchine” / Colombo, Davide. - (2013), pp. 259-286. (Intervento presentato al convegno L'officina dei navigli. L'impresa culturale nella Milano del dopoguerra (1945-1960) tenutosi a Milano nel 2012).
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