Geometria non-euclidea e quarta dimensione nello scambio intellettuale tra Charles Olson e Corrado Cagli

La mostra Drawings in the 4th Dimension di Corrado Cagli si aprì il 15 dicembre 1949 alla Watkins Gallery dell’American University di Washington DC., con una lecture del poeta Charles Olson sul lavoro dell’artista ispirato dai solidi non-euclidei di Paul Samuel Donchian. A partire dal 1940 e ancor più negli anni del secondo dopoguerra, Olson e Cagli stabilirono una stretta amicizia fatta di continui stimoli intellettuali e discussioni su temi come i tarocchi, il primordio e gli studi matematici sulla quarta dimensione. Attraverso fonti di prima mano e d’archivio, e studi comparati delle loro ricerche all’interno del contesto artistico e letterario italiano e americano, il testo analizza le dinamiche e le influenze di reciproche suggestioni culturali attorno alla geometria proiettiva. Si è ricostruito il modo in cui i due amici hanno cercato una nuova via per comprendere la complessa struttura del mondo nella sua unità, attraverso i nuovi modelli proiettivi, relativistici e quantistici proposti dalla matematica e dalla fisica, e si è analizzato come hanno usato tali modelli astratti e scientifici in poesia e in pittura. Si tratta di una nuova concezione teorica e filosofica dello spazio-tempo che implica una forte inclinazione all’astrazione e al pensiero immaginativo, in accordo con una visione sperimentale e aperta. Per Cagli lo spazio è un “campo energetico” o “campo aperto” e determina forme e immagini; si ha un’idea di “opera aperta”, o meglio, di “opera espansa”. Olson elabora una poetica del “verso aperto” basata sul suono (respiro) e sulla percezione più che sulla sintassi e la logica; si tratta di una “composizione del campo”, dove la forma non è altro che un’estensione del contenuto, un’espansione energetica.