L’analisi sartriana dello sguardo, messa a confronto con la teoria della percezione visiva di Merleau-Ponty, mostra in modo paradigmatico la differenza tra l’antinaturalismo del giovane Sartre e la biologia filosofica da cui parte Merleau-Ponty. Merleau-Ponty considera l’uomo in quanto organismo vivente per approdare a ripensare la coscienza in quanto incarnata. Ogni organismo esibisce una normatività interna, che orienta i suoi rapporti col mondo e con gli altri. Questa tesi smentisce il dualismo sartriano di Per sé-In sé, come pure l’ontologia della coscienza concepita come nulla e aver da essere. Il naturalismo moderato di Merleau-Ponty sottolinea la possibilità di una maturazione e rimodulazione dello sguardo – sconosciuta a Sartre- che ha interessanti ripercussioni cognitive e morali.
Lo sguardo e la percezione visiva. Analisi del vedere tra Sartre e Merleau-Ponty / Meletti, Mara. - In: BOLLETTINO STUDI SARTRIANI. - ISSN 1970-7983. - X:(2014), pp. 57-82.
Lo sguardo e la percezione visiva. Analisi del vedere tra Sartre e Merleau-Ponty
MELETTI, Mara
2014-01-01
Abstract
L’analisi sartriana dello sguardo, messa a confronto con la teoria della percezione visiva di Merleau-Ponty, mostra in modo paradigmatico la differenza tra l’antinaturalismo del giovane Sartre e la biologia filosofica da cui parte Merleau-Ponty. Merleau-Ponty considera l’uomo in quanto organismo vivente per approdare a ripensare la coscienza in quanto incarnata. Ogni organismo esibisce una normatività interna, che orienta i suoi rapporti col mondo e con gli altri. Questa tesi smentisce il dualismo sartriano di Per sé-In sé, come pure l’ontologia della coscienza concepita come nulla e aver da essere. Il naturalismo moderato di Merleau-Ponty sottolinea la possibilità di una maturazione e rimodulazione dello sguardo – sconosciuta a Sartre- che ha interessanti ripercussioni cognitive e morali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.