INTRODUZIONE: Obiettivo della presente indagine è verificare l’effettiva esecuzione della vaccinazione antitetanica (VA) in una popolazione di operai edili (OE), individuando eventuali fattori utili a campagne di intervento. METODI: Fra lo 09/2008 e il 12/2012, è stato verificato lo stato vaccinale di 317 OE (37,8±11.5 anni) tramite analisi di tesserino/ attestato vaccinale, eventualmente richiesti al Servizio di Igiene Pubblica (SIP) responsabile. Gli OE sono stati interrogati circa la specifica propensione alla VA. RISULTATI: Nel 57.1% dei casi, l’ultimo richiamo documentato (URD) era avvenuto entro i 10 anni precedenti: 124/220 negli OE di origine italiana (OE-I) e 57/96 negli OE di origine non italiana (OE-NI, p = 0,708), con una latenza maggiore che negli OE-I (10,04±9.8 vs 6,94±8,83 anni). Nella maggior parte dei casi, l›URD era stato eseguito in elezione, dal medico competente (MC, n = 119): negli OE-I più frequentemente degli OE-NI l›URD era post-infortunio (OR 2,912 IC95% 1,097-7,731). Il preparato vaccinale prevalente conteneva il solo tossoide tetanico (230/317); presso i SIP prevaleva l›uso del dT (p < 0.0001). Gli OE-I riconoscono maggiormente l›utilità sanitaria della VA (OR 3.852 IC95% 2,164-6,856), mancando il richiamo per sola “dimenticanza” (p = 0,067, OR 1,762 IC95% 0,998-3,110): 30/70 eseguivano comunque il richiamo entro 24 mesi, contro 5/20 negli OE-NI (OR 3.045 IC95% 1,084-8,552). Fra questi sono più frequenti casi di mancanza di documentazione (13/96) e di mancata esecuzione per obiezione religiosa (p = 0.001). CONCLUSIONI: Fra gli OE, la prevalenza di una incompleta / non documentata VA rimane relativamente elevata (43% circa nel nostro campione), indipendentemente dall’origine del lavoratore. Coerentemente alla popolazione generale, le fasce di popolazione più anziana tendono a mancare i richiami vaccinali, soprattutto per il fattore “dimenticanza” o trascuratezza, mentre fra i lavoratori stranieri sono presenti casi non trascurabili di obiezione religiosa.
La Vaccinazione Antitetanica negli operai edili: prevalenza e fattori di rischio per la mancata copertura vaccinale / Riccò, Matteo; Cattani, Silvia; Signorelli, Carlo. - (2015), pp. 115-115. (Intervento presentato al convegno Alimentare la Salute tenutosi a Milano nel 14-17 Ottobre 2015).
La Vaccinazione Antitetanica negli operai edili: prevalenza e fattori di rischio per la mancata copertura vaccinale
SIGNORELLI, Carlo
2015-01-01
Abstract
INTRODUZIONE: Obiettivo della presente indagine è verificare l’effettiva esecuzione della vaccinazione antitetanica (VA) in una popolazione di operai edili (OE), individuando eventuali fattori utili a campagne di intervento. METODI: Fra lo 09/2008 e il 12/2012, è stato verificato lo stato vaccinale di 317 OE (37,8±11.5 anni) tramite analisi di tesserino/ attestato vaccinale, eventualmente richiesti al Servizio di Igiene Pubblica (SIP) responsabile. Gli OE sono stati interrogati circa la specifica propensione alla VA. RISULTATI: Nel 57.1% dei casi, l’ultimo richiamo documentato (URD) era avvenuto entro i 10 anni precedenti: 124/220 negli OE di origine italiana (OE-I) e 57/96 negli OE di origine non italiana (OE-NI, p = 0,708), con una latenza maggiore che negli OE-I (10,04±9.8 vs 6,94±8,83 anni). Nella maggior parte dei casi, l›URD era stato eseguito in elezione, dal medico competente (MC, n = 119): negli OE-I più frequentemente degli OE-NI l›URD era post-infortunio (OR 2,912 IC95% 1,097-7,731). Il preparato vaccinale prevalente conteneva il solo tossoide tetanico (230/317); presso i SIP prevaleva l›uso del dT (p < 0.0001). Gli OE-I riconoscono maggiormente l›utilità sanitaria della VA (OR 3.852 IC95% 2,164-6,856), mancando il richiamo per sola “dimenticanza” (p = 0,067, OR 1,762 IC95% 0,998-3,110): 30/70 eseguivano comunque il richiamo entro 24 mesi, contro 5/20 negli OE-NI (OR 3.045 IC95% 1,084-8,552). Fra questi sono più frequenti casi di mancanza di documentazione (13/96) e di mancata esecuzione per obiezione religiosa (p = 0.001). CONCLUSIONI: Fra gli OE, la prevalenza di una incompleta / non documentata VA rimane relativamente elevata (43% circa nel nostro campione), indipendentemente dall’origine del lavoratore. Coerentemente alla popolazione generale, le fasce di popolazione più anziana tendono a mancare i richiami vaccinali, soprattutto per il fattore “dimenticanza” o trascuratezza, mentre fra i lavoratori stranieri sono presenti casi non trascurabili di obiezione religiosa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.