INTRODUZIONE: L’assistenza territoriale integra sempre più l’assistenza ospedaliera, tramite la diversificazione del livello di cure per rispondere ai differenti bisogni di salute dell’utenza. La Regione Emilia-Romagna ha promosso lo sviluppo di strutture sanitarie territoriali intermedie di degenza temporanea, sia all’interno delle Case della Salute(CdS) che di presidi ospedalieri, mediante riconversioni coerenti con la programmazione locale. METODI: Progetto sperimentale in 3 step successivi (2013-14) di riconversione di 40 pl dell’UO ospedaliera di Lungodegenza post- acuzie e Riabilitazione Estensiva(RE) in moduli di cure intermedie all’interno della nascente CdS, ognuno dei quali coordinato da gruppi tecnici multidisciplinari e multiprofessionali (professionisti ospedalieri/territoriali, emergenza territoriale e MMG). RISULTATI: Nel 2013 è stato attivato un Ospedale di Comunità dotato di 10 pl, responsabilità clinica del MMG, per pz in dimissione dai reparti per acuti o per cui il MMG possa richiedere un ambiente protetto per attuare terapie domiciliari (massimo 30 die). Nel 2014 è stato avviato un modulo di RE-regime di Week Hospital (lunedì 8.00-18.00 venerdì) per la presa in carico di pz stabilizzati, non richiedenti assistenza ospedaliera, con problematiche riabilitative risolvibili massimo in 4 settimane, responsabilità clinica Medico Fisiatra. È stato attivato un modulo sperimentale di 10 pl di Lungoassistenza, per pz con basso margine di instabilità clinica e prevalenti bisogni assistenziali infermieristici, responsabilità clinica Medico Internista. Al Dirigente Infermieristico compete la gestione organizzativa dei 3 moduli. Si è proceduto alla chiusura dello “Stabilimento Ospedaliero di S. Secondo” e al riassetto della rete ospedaliera. CONCLUSIONI: Punto di forza del progetto è la costruzione di 3 moduli che si integrano l’un l’altro e che completano l’offerta territoriale, particolarmente per i malati cronici, intercettando la domanda di assistenza e migliorando l’appropriatezza clinico- organizzativa.

Casa della salute di San Secondo Parmense: riconversione dello stabilimento ospedaliero e attivazione di posti letto di cure intermedie secondo nuovi modelli organizzativi assistenziali / Camia, Paola; Bocchi, B.; Rodelli, P. M.; Celendo, M.; Spagnoli, Francesca; Signorelli, Carlo; Ferrari, M.; Aliani, M. C.; Licheri, V.; Marchesi, L.; Salati, M. R.; Brianti, E.. - (2015), pp. 97-97. (Intervento presentato al convegno Alimentare la Salute tenutosi a Milano nel 14-17 Ottobre 2015).

Casa della salute di San Secondo Parmense: riconversione dello stabilimento ospedaliero e attivazione di posti letto di cure intermedie secondo nuovi modelli organizzativi assistenziali

CAMIA, Paola;SPAGNOLI, Francesca;SIGNORELLI, Carlo;
2015-01-01

Abstract

INTRODUZIONE: L’assistenza territoriale integra sempre più l’assistenza ospedaliera, tramite la diversificazione del livello di cure per rispondere ai differenti bisogni di salute dell’utenza. La Regione Emilia-Romagna ha promosso lo sviluppo di strutture sanitarie territoriali intermedie di degenza temporanea, sia all’interno delle Case della Salute(CdS) che di presidi ospedalieri, mediante riconversioni coerenti con la programmazione locale. METODI: Progetto sperimentale in 3 step successivi (2013-14) di riconversione di 40 pl dell’UO ospedaliera di Lungodegenza post- acuzie e Riabilitazione Estensiva(RE) in moduli di cure intermedie all’interno della nascente CdS, ognuno dei quali coordinato da gruppi tecnici multidisciplinari e multiprofessionali (professionisti ospedalieri/territoriali, emergenza territoriale e MMG). RISULTATI: Nel 2013 è stato attivato un Ospedale di Comunità dotato di 10 pl, responsabilità clinica del MMG, per pz in dimissione dai reparti per acuti o per cui il MMG possa richiedere un ambiente protetto per attuare terapie domiciliari (massimo 30 die). Nel 2014 è stato avviato un modulo di RE-regime di Week Hospital (lunedì 8.00-18.00 venerdì) per la presa in carico di pz stabilizzati, non richiedenti assistenza ospedaliera, con problematiche riabilitative risolvibili massimo in 4 settimane, responsabilità clinica Medico Fisiatra. È stato attivato un modulo sperimentale di 10 pl di Lungoassistenza, per pz con basso margine di instabilità clinica e prevalenti bisogni assistenziali infermieristici, responsabilità clinica Medico Internista. Al Dirigente Infermieristico compete la gestione organizzativa dei 3 moduli. Si è proceduto alla chiusura dello “Stabilimento Ospedaliero di S. Secondo” e al riassetto della rete ospedaliera. CONCLUSIONI: Punto di forza del progetto è la costruzione di 3 moduli che si integrano l’un l’altro e che completano l’offerta territoriale, particolarmente per i malati cronici, intercettando la domanda di assistenza e migliorando l’appropriatezza clinico- organizzativa.
2015
Casa della salute di San Secondo Parmense: riconversione dello stabilimento ospedaliero e attivazione di posti letto di cure intermedie secondo nuovi modelli organizzativi assistenziali / Camia, Paola; Bocchi, B.; Rodelli, P. M.; Celendo, M.; Spagnoli, Francesca; Signorelli, Carlo; Ferrari, M.; Aliani, M. C.; Licheri, V.; Marchesi, L.; Salati, M. R.; Brianti, E.. - (2015), pp. 97-97. (Intervento presentato al convegno Alimentare la Salute tenutosi a Milano nel 14-17 Ottobre 2015).
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