INTRODUZIONE: La sepsi è una sindrome clinica complessa; un ritardo nella diagnosi e nel trattamento può causarne l’evoluzione verso “sepsi grave”, “shock settico” e morte. In USA la sepsi colpisce circa 750,000 persone/anno con una mortalità del 30- 50% per sepsi grave e del 50-80% per shock settico. Negli ultimi 20 anni si è notato un aumento dei casi di sepsi con una diminuzione della mortalità. Questo fenomeno è correlato all’implementazione di “bundle”, di percorsi diagnostico-terapeutici dedicati e di indicatori per la valutazione degli outcome (es. Surviving Sepsis Campaign; World Sepsis Alliance). MATERIALI E METODI: Abbiamo condotto uno studio retrospettivo dal 01-01-2013 al 31-12-2014, per la ricerca dei casi di sepsi e shock settico. E’ stata eseguita un’analisi di tipo descrittivo. Per verificare l’adesione al bundle, proposto dalle linee guida elaborate nell’ambito del progetto Surviving Sepsis Campaign, abbiamo utilizzato degli indicatori di processo. RISULTATI: Nel 2013: 54 casi di sepsi grave (37%) e 33 casi di shock settico (22%) (sepsi totali=146). Nel 2014: 51 casi di sepsi grave (23,6%) e 30 casi di shock settico (12.7%)(sepsi totali=237). Considerando i casi di sepsi grave e shock settico, in entrambi gli anni, la popolazione era rappresentata per la maggior parte da maschi (65% in media), età media di 77,5 anni, degenza media 13 giorni. Adesione al bundle: 1)antibiotico somministrato entro 1 ora: 23 % (2013) 28,4%(2014); 2)emocoltura in 2 siti diversi: 73%(2013) 93% (2014) e 3)emocoltura prima della somministrazione antibiotico: 81%(2013) 91% (2014). Mortalità per sepsi grave: 35%(2013) 33%(2014); per shock settico: 66% (2013) 60%(2014). CONCLUSIONI: I dati mostrano un allineamento con la letteratura per mortalità, ma l’aderenza al bundle non ha ancora raggiunto gli obiettivi prefissati. Abbiamo così elaborato, accanto a progetti formativi, uno strumento (sepsis tool) rivolto ai medici di reparto e di Pronto Soccorso per migliorare gli outcome e l’appropriatezza terapeutica.
Sepsi grave e shock settico: come migliorare gli outcome? / Pezzetti, Federica; Bini, R; Grandi, A; Asaro, M; Riccò, M; Ferrari, D; Pasquarella, Cesira Isabella Maria; Signorelli, Carlo; Canino, R.. - (2015), pp. 54-54. (Intervento presentato al convegno Alimentare la Salute tenutosi a Milano nel 14-17 Ottobre 2015).
Sepsi grave e shock settico: come migliorare gli outcome?
PEZZETTI, Federica;PASQUARELLA, Cesira Isabella Maria;SIGNORELLI, Carlo;
2015-01-01
Abstract
INTRODUZIONE: La sepsi è una sindrome clinica complessa; un ritardo nella diagnosi e nel trattamento può causarne l’evoluzione verso “sepsi grave”, “shock settico” e morte. In USA la sepsi colpisce circa 750,000 persone/anno con una mortalità del 30- 50% per sepsi grave e del 50-80% per shock settico. Negli ultimi 20 anni si è notato un aumento dei casi di sepsi con una diminuzione della mortalità. Questo fenomeno è correlato all’implementazione di “bundle”, di percorsi diagnostico-terapeutici dedicati e di indicatori per la valutazione degli outcome (es. Surviving Sepsis Campaign; World Sepsis Alliance). MATERIALI E METODI: Abbiamo condotto uno studio retrospettivo dal 01-01-2013 al 31-12-2014, per la ricerca dei casi di sepsi e shock settico. E’ stata eseguita un’analisi di tipo descrittivo. Per verificare l’adesione al bundle, proposto dalle linee guida elaborate nell’ambito del progetto Surviving Sepsis Campaign, abbiamo utilizzato degli indicatori di processo. RISULTATI: Nel 2013: 54 casi di sepsi grave (37%) e 33 casi di shock settico (22%) (sepsi totali=146). Nel 2014: 51 casi di sepsi grave (23,6%) e 30 casi di shock settico (12.7%)(sepsi totali=237). Considerando i casi di sepsi grave e shock settico, in entrambi gli anni, la popolazione era rappresentata per la maggior parte da maschi (65% in media), età media di 77,5 anni, degenza media 13 giorni. Adesione al bundle: 1)antibiotico somministrato entro 1 ora: 23 % (2013) 28,4%(2014); 2)emocoltura in 2 siti diversi: 73%(2013) 93% (2014) e 3)emocoltura prima della somministrazione antibiotico: 81%(2013) 91% (2014). Mortalità per sepsi grave: 35%(2013) 33%(2014); per shock settico: 66% (2013) 60%(2014). CONCLUSIONI: I dati mostrano un allineamento con la letteratura per mortalità, ma l’aderenza al bundle non ha ancora raggiunto gli obiettivi prefissati. Abbiamo così elaborato, accanto a progetti formativi, uno strumento (sepsis tool) rivolto ai medici di reparto e di Pronto Soccorso per migliorare gli outcome e l’appropriatezza terapeutica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.