1. Introduzione Una definizione generalmente accettata di spin-off accademico è “quel particolare segmento di aziende nate come veicolo per la valorizzazione di mercato delle attività scientifiche svolte all’interno delle università o dei centri di ricerca universitari” (Vincett, 2010). Nella letteratura internazionale, agli spin-off accademici, viene riconosciuto un ruolo di primo piano in termini di sviluppo di nuove tecnologie (in quanto molto spesso rappresentano imprese ad alto contenuto tecnologico). Inoltre, tramite la loro attività, contribuiscono in modo rilevante alla ricerca scientifica, alle esportazioni e anche all’occupazione e allo sviluppo del sistema economico nel quale si trovano ad operare. Essi, dunque, rappresentano una delle chiavi strategiche a disposizione di un Paese per il continuo rinnovamento economico ed il costante progresso tecnologico (Kirchhoff, 1994). Nel passato, le prime ricerche sul tema, a livello internazionale, proponevano una visione estremamente ottimistica riguardo alle dinamiche di crescita degli spin-off universitari. Tali aspettative era dovute al fatto che le tali imprese - giovani, poco formalizzate e con un elevato contenuto tecnologico - venivano considerate maggiormente propense a processi di crescita più rapidi rispetto alle comuni aziende operanti in settori tradizionali (Cooper et al., 1986). Inoltre, la diffusione di casi di successo in ambito tecnologico quali Hewlett-Packard, Xerox, Intel, Microsoft ed Apple, creava aspettative di crescita piuttosto ambiziose per le start-up ad alto contenuto tecnologico, quindi anche per gli spin-off accademici (Autio and Lumme, 1998). Recentemente, invece, gli studiosi hanno iniziato a manifestare qualche perplessità circa le prospettive di rapida crescita degli spin-off accademici formulate in precedenza. Nel tempo, infatti, si è osservato come l’idea che ogni spin-off accademico possieda un potenziale di rapida crescita rappresenti una semplificazione eccessiva (Mustar et al., 2008). Inoltre, diversi studi empirici hanno dimostrato come la maggior parte gli spin-off accademici ad elevato contenuto tecnologico cresca lentamente o addirittura mantenga dimensioni contenute nel tempo (Rickne and Jacobsson, 1999; Salvador, 2006; Clarysse et al., 2011). Il nostro studio nasce dalla necessità di comprendere più in dettaglio quali siano i fattori che ostacolano la crescita di uno spin-off accademico in seguito alla sua formazione. Nello studio, quindi, non verranno analizzati i fattori che ostacolano la fase di creazione dello spin-off stesso, ma solo quelli che influenzano la fase di crescita successiva alla sua creazione. Inoltre, il nostro studio si focalizza sul contesto italiano. Gli spin-off accademici italiani, infatti, rappresentano spesso un mezzo per continuare le ricerche condotte dai loro fondatori, piuttosto che una vera e propria attività di impresa (Ramaciotti and Rizzo, 2014) e tendono a rimanere imprese molto piccole e con poche prospettive di crescita (Salvador, 2006). 2. Rilevanza della ricerca Lo studio è, dunque, rilevante per diversi motivi. Innanzitutto, nella letteratura esistono solo pochi esempi di studi che analizzano criticamente la fase di crescita di uno spin-off accademico, che è completamente diverso, per sua natura, da una comune start-up, anche dopo diversi anni dalla sua formazione. Inoltre, nel contesto italiano, nonostante una massiccia presenza di spin-off accademici, solo una piccola percentuale di essi riesce a crescere in maniera sostanziale nel tempo, quindi risulta interessante investigare le cause che ne limitano lo sviluppo nel tempo. Infine, al momento, non esistono studi che cercano di comprendere dinamicamente le relazioni che si instaurano tra ostacoli e performance di crescita in questo contesto. 3. Contributo del lavoro Gli obiettivi del presente lavoro possono dunque essere riassunti nelle seguenti domande di ricerca: DR1: Quali ostacoli impediscono la crescita degli spin-off accademici italiani? DR2: Quali relazioni causali esistono tra gli ostacoli e le performance di crescita degli spin-off accademici italiani? 4. Metodologia Per rispondere alle domande di ricerca precedentemente proposte, viene adottata una research methodology composta da 3 step (Bigliardi et al., 2015). Tramite la prima fase, composta dalla combinazione di una dettagliata literature review con la successiva implementazione del metodo Delphi, ci aspettiamo una lista di n indicatori di performance di crescita e di m ostacoli alla crescita degli spin-off accademici. Con la fase 2 invece, indagheremo (ancora con il metodo Delphi, insieme ad una Fuzzy Cognitive Map) le relazioni causali che intercorrono tra gli n+m fattori emersi nella fase precedente in un sistema complesso come quello investigato (Kang et al. 2004; Bigliardi et al., 2015). L’ultimo step della ricerca sarà la fase di simulazione (Ustundag et al., 2011). Tramite questo metodo, basato sui risultati della fase precedente, sarà possibile simulare dinamicamente l’effetto che avrebbe una variazione di uno dei fattori che ostacolano la crescita sulle performance di crescita individuate. Tale strumento consentirà, quindi, di analizzare sia gli effetti diretti che quelli indiretti causati dalle variabili prese in considerazione.   5. Descrizione dei risultati (attuali e attesi) I risultati (attesi) derivano dalle tre diverse fasi della research methodology. Innanzitutto, dopo i diversi round del Delphi, ci aspettiamo una modifica degli indicatori di crescita e degli ostacoli individuati in letteratura (tramite una conferma degli stessi, delle eliminazioni o delle eventuali aggiunte). Tali fattori rappresenteranno di per sé un primo risultato, in quanto otterremo una lista di fattori considerati importanti per il topic analizzato. Successivamente, tramite l’implementazione della logica Fuzzy, ci aspettiamo di ottenere una Fuzzy Cognitive Map che evidenzi le relazioni tra i diversi fattori, che ci permetta di comprendere le dinamiche che esistono all’interno del sistema analizzato e che faccia emergere i fattori considerati più importanti dal panel. Per finire, tramite l’implementazione della simulazione, ci aspettiamo di comprendere dinamicamente l’influenza che i diversi fattori esercitano, direttamente o indirettamente, sugli altri. Alla fine dell’analisi, saremo in grado di individuare i principali ostacoli che influenzano la crescita di uno spin-off accademico italiano e le relazioni che, secondo i membri del panel che hanno preso parte al Delphi, esistono tra gli stessi, in modo da comprendere le leve su cui agire per impedire a tali fattori di esercitare la loro influenza sulla crescita degli spin-off accademici italiani.

Quali fattori ostacolano la crescita degli spin-off accademici italiani? Evidenze da un approccio “Fuzzy cognitive” / Bigliardi, Barbara; Galati, Francesco; Petroni, Alberto. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 1-23. (Intervento presentato al convegno COMPETITIVITÁ DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA NELLE RETI GLOBALI tenutosi a Vicenza nel 15-16 ottobre 2015).

Quali fattori ostacolano la crescita degli spin-off accademici italiani? Evidenze da un approccio “Fuzzy cognitive”

BIGLIARDI, Barbara;GALATI, Francesco;PETRONI, Alberto
2015-01-01

Abstract

1. Introduzione Una definizione generalmente accettata di spin-off accademico è “quel particolare segmento di aziende nate come veicolo per la valorizzazione di mercato delle attività scientifiche svolte all’interno delle università o dei centri di ricerca universitari” (Vincett, 2010). Nella letteratura internazionale, agli spin-off accademici, viene riconosciuto un ruolo di primo piano in termini di sviluppo di nuove tecnologie (in quanto molto spesso rappresentano imprese ad alto contenuto tecnologico). Inoltre, tramite la loro attività, contribuiscono in modo rilevante alla ricerca scientifica, alle esportazioni e anche all’occupazione e allo sviluppo del sistema economico nel quale si trovano ad operare. Essi, dunque, rappresentano una delle chiavi strategiche a disposizione di un Paese per il continuo rinnovamento economico ed il costante progresso tecnologico (Kirchhoff, 1994). Nel passato, le prime ricerche sul tema, a livello internazionale, proponevano una visione estremamente ottimistica riguardo alle dinamiche di crescita degli spin-off universitari. Tali aspettative era dovute al fatto che le tali imprese - giovani, poco formalizzate e con un elevato contenuto tecnologico - venivano considerate maggiormente propense a processi di crescita più rapidi rispetto alle comuni aziende operanti in settori tradizionali (Cooper et al., 1986). Inoltre, la diffusione di casi di successo in ambito tecnologico quali Hewlett-Packard, Xerox, Intel, Microsoft ed Apple, creava aspettative di crescita piuttosto ambiziose per le start-up ad alto contenuto tecnologico, quindi anche per gli spin-off accademici (Autio and Lumme, 1998). Recentemente, invece, gli studiosi hanno iniziato a manifestare qualche perplessità circa le prospettive di rapida crescita degli spin-off accademici formulate in precedenza. Nel tempo, infatti, si è osservato come l’idea che ogni spin-off accademico possieda un potenziale di rapida crescita rappresenti una semplificazione eccessiva (Mustar et al., 2008). Inoltre, diversi studi empirici hanno dimostrato come la maggior parte gli spin-off accademici ad elevato contenuto tecnologico cresca lentamente o addirittura mantenga dimensioni contenute nel tempo (Rickne and Jacobsson, 1999; Salvador, 2006; Clarysse et al., 2011). Il nostro studio nasce dalla necessità di comprendere più in dettaglio quali siano i fattori che ostacolano la crescita di uno spin-off accademico in seguito alla sua formazione. Nello studio, quindi, non verranno analizzati i fattori che ostacolano la fase di creazione dello spin-off stesso, ma solo quelli che influenzano la fase di crescita successiva alla sua creazione. Inoltre, il nostro studio si focalizza sul contesto italiano. Gli spin-off accademici italiani, infatti, rappresentano spesso un mezzo per continuare le ricerche condotte dai loro fondatori, piuttosto che una vera e propria attività di impresa (Ramaciotti and Rizzo, 2014) e tendono a rimanere imprese molto piccole e con poche prospettive di crescita (Salvador, 2006). 2. Rilevanza della ricerca Lo studio è, dunque, rilevante per diversi motivi. Innanzitutto, nella letteratura esistono solo pochi esempi di studi che analizzano criticamente la fase di crescita di uno spin-off accademico, che è completamente diverso, per sua natura, da una comune start-up, anche dopo diversi anni dalla sua formazione. Inoltre, nel contesto italiano, nonostante una massiccia presenza di spin-off accademici, solo una piccola percentuale di essi riesce a crescere in maniera sostanziale nel tempo, quindi risulta interessante investigare le cause che ne limitano lo sviluppo nel tempo. Infine, al momento, non esistono studi che cercano di comprendere dinamicamente le relazioni che si instaurano tra ostacoli e performance di crescita in questo contesto. 3. Contributo del lavoro Gli obiettivi del presente lavoro possono dunque essere riassunti nelle seguenti domande di ricerca: DR1: Quali ostacoli impediscono la crescita degli spin-off accademici italiani? DR2: Quali relazioni causali esistono tra gli ostacoli e le performance di crescita degli spin-off accademici italiani? 4. Metodologia Per rispondere alle domande di ricerca precedentemente proposte, viene adottata una research methodology composta da 3 step (Bigliardi et al., 2015). Tramite la prima fase, composta dalla combinazione di una dettagliata literature review con la successiva implementazione del metodo Delphi, ci aspettiamo una lista di n indicatori di performance di crescita e di m ostacoli alla crescita degli spin-off accademici. Con la fase 2 invece, indagheremo (ancora con il metodo Delphi, insieme ad una Fuzzy Cognitive Map) le relazioni causali che intercorrono tra gli n+m fattori emersi nella fase precedente in un sistema complesso come quello investigato (Kang et al. 2004; Bigliardi et al., 2015). L’ultimo step della ricerca sarà la fase di simulazione (Ustundag et al., 2011). Tramite questo metodo, basato sui risultati della fase precedente, sarà possibile simulare dinamicamente l’effetto che avrebbe una variazione di uno dei fattori che ostacolano la crescita sulle performance di crescita individuate. Tale strumento consentirà, quindi, di analizzare sia gli effetti diretti che quelli indiretti causati dalle variabili prese in considerazione.   5. Descrizione dei risultati (attuali e attesi) I risultati (attesi) derivano dalle tre diverse fasi della research methodology. Innanzitutto, dopo i diversi round del Delphi, ci aspettiamo una modifica degli indicatori di crescita e degli ostacoli individuati in letteratura (tramite una conferma degli stessi, delle eliminazioni o delle eventuali aggiunte). Tali fattori rappresenteranno di per sé un primo risultato, in quanto otterremo una lista di fattori considerati importanti per il topic analizzato. Successivamente, tramite l’implementazione della logica Fuzzy, ci aspettiamo di ottenere una Fuzzy Cognitive Map che evidenzi le relazioni tra i diversi fattori, che ci permetta di comprendere le dinamiche che esistono all’interno del sistema analizzato e che faccia emergere i fattori considerati più importanti dal panel. Per finire, tramite l’implementazione della simulazione, ci aspettiamo di comprendere dinamicamente l’influenza che i diversi fattori esercitano, direttamente o indirettamente, sugli altri. Alla fine dell’analisi, saremo in grado di individuare i principali ostacoli che influenzano la crescita di uno spin-off accademico italiano e le relazioni che, secondo i membri del panel che hanno preso parte al Delphi, esistono tra gli stessi, in modo da comprendere le leve su cui agire per impedire a tali fattori di esercitare la loro influenza sulla crescita degli spin-off accademici italiani.
2015
Quali fattori ostacolano la crescita degli spin-off accademici italiani? Evidenze da un approccio “Fuzzy cognitive” / Bigliardi, Barbara; Galati, Francesco; Petroni, Alberto. - ELETTRONICO. - (2015), pp. 1-23. (Intervento presentato al convegno COMPETITIVITÁ DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA NELLE RETI GLOBALI tenutosi a Vicenza nel 15-16 ottobre 2015).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2796575
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