Un anonimo e severo giudizio stilato su un’inedita lettera conservata presso l’Archivio di Stato di Parma tra le carte del ministro riformatore Guillaume Du Tillot sui pro-getti di Luigi Vanvitelli per la regia di Caserta è ricondotto all’architetto della corte borbonica parmense, il francese Ennemond-Alexandre Petitot (1727-1801). In base al contenuto è possi-bile affermare che il parere fu emesso sulla scorta della prima edizione delle incisioni vanvitelliane (1756) ed è letto quale riprova dell’attenzione reciproche sul piano artistico e culturale tra Napoli e Parma, sui cui troni sedevano in quegli anni due fratelli, Carlo e Filippo dei Borbone di Spagna, nonché della virata classicista dell’entourage artistico di Du Tillot dai primi anni Cinquanta.
Un severo giudizio francese sul progetto vanvitelliano di Caserta / Mambriani, Carlo. - In: SITI REALI E TERRITORIO STORIA, RESTAURO E VALORIZZAZIONE. - 0, febbraio 2012:(2012), pp. 28-32.
Un severo giudizio francese sul progetto vanvitelliano di Caserta
MAMBRIANI, Carlo
2012-01-01
Abstract
Un anonimo e severo giudizio stilato su un’inedita lettera conservata presso l’Archivio di Stato di Parma tra le carte del ministro riformatore Guillaume Du Tillot sui pro-getti di Luigi Vanvitelli per la regia di Caserta è ricondotto all’architetto della corte borbonica parmense, il francese Ennemond-Alexandre Petitot (1727-1801). In base al contenuto è possi-bile affermare che il parere fu emesso sulla scorta della prima edizione delle incisioni vanvitelliane (1756) ed è letto quale riprova dell’attenzione reciproche sul piano artistico e culturale tra Napoli e Parma, sui cui troni sedevano in quegli anni due fratelli, Carlo e Filippo dei Borbone di Spagna, nonché della virata classicista dell’entourage artistico di Du Tillot dai primi anni Cinquanta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.