Obiettivi: scopo della presente ricerca è esplorare le differenze di genere rispetto all’esordio, il mantenimento del Disturbo da Dipendenza Patologica e la comorbilità in un campione clinico di 155 soggetti: 56 giocatori d’azzardo (9 donne e 47 uomini) e 99 tossicodipendenti (19 donne e 80 uomini). Metodologia: Si sono valutati i dati anamnestici, i resoconti del MCMMI-III e, per il gruppo clinico dei gamblers, l’Intervista Diagnostica sul Gioco Patologico (Ladouceur). Risultati: il campione clinico dei gamblers sviluppa il GAP in età significativamente più tardiva rispetto al campione di tossicodipendenti, inoltre, nel primo gruppo si evidenzia una differenza significativa nell’età di esordio del GAP tra uomini e donne. Il genere, indipendentemente dall’oggetto della dipendenza, evidenzia un punteggio significativamente maggiore nelle donne nelle scale cliniche della Depressione Maggiore e del PTSD; il campione femminile di tossicodipendenti presenta una elevazione significativa rispetto alle gamblers nelle due sindromi cliniche suddet te. Nel campione di donne giocatrici sono diverse le motivazioni che portano a giocare d’azzardo rispetto a quelle maschili e le tipologie di giochi praticati. Nel campione di tossicodipendenti l’eroina è la sostanza d’abuso prevalente; se negli uomini la frequenza del cocainismo è tre volte maggiore rispetto alle donne, per quest’ultime i cannabinoidi costituiscono, invece, la seconda sostanza per frequenza. Conclusioni: dalla ricerca si evidenzia che il genere femminile presenta una maggiore comorbilità psichiatrica rispetto a quello maschile indipendentemente dall’oggetto della dipendenza patologica. Negli uomini il GAP e la tossicodipendenza, in accordo con la letteratura, sembrerebbero associati a tratti antisociali di personalità, in particolare nel GAP. Sembra, dunque, che la dipendenza rappresenti una modalità di gestione della sofferenza psichica, in particolare nel gruppo delle donne tossicodipendenti che sviluppano addiction in età precoce, l’uso di sostanze potrebbe aggravare un quadro psicopatologico già presente prima della tossicodipendenza stessa a causa dell’esposizione a un contesto a rischio di abuso psichico e fisico
Differenze di genere nella tossicodipendenza e nel gioco d’azzardo patologico / L. M., Giustina; V., Nucera; M., Antonioni; Pelosi, Annalisa; E., Savi; C., Baccelliere. - In: ITALIAN JOURNAL ON ADDICTION. - ISSN 2239-5652. - 3:2(2013), pp. 31-36.
Differenze di genere nella tossicodipendenza e nel gioco d’azzardo patologico
PELOSI, Annalisa;
2013-01-01
Abstract
Obiettivi: scopo della presente ricerca è esplorare le differenze di genere rispetto all’esordio, il mantenimento del Disturbo da Dipendenza Patologica e la comorbilità in un campione clinico di 155 soggetti: 56 giocatori d’azzardo (9 donne e 47 uomini) e 99 tossicodipendenti (19 donne e 80 uomini). Metodologia: Si sono valutati i dati anamnestici, i resoconti del MCMMI-III e, per il gruppo clinico dei gamblers, l’Intervista Diagnostica sul Gioco Patologico (Ladouceur). Risultati: il campione clinico dei gamblers sviluppa il GAP in età significativamente più tardiva rispetto al campione di tossicodipendenti, inoltre, nel primo gruppo si evidenzia una differenza significativa nell’età di esordio del GAP tra uomini e donne. Il genere, indipendentemente dall’oggetto della dipendenza, evidenzia un punteggio significativamente maggiore nelle donne nelle scale cliniche della Depressione Maggiore e del PTSD; il campione femminile di tossicodipendenti presenta una elevazione significativa rispetto alle gamblers nelle due sindromi cliniche suddet te. Nel campione di donne giocatrici sono diverse le motivazioni che portano a giocare d’azzardo rispetto a quelle maschili e le tipologie di giochi praticati. Nel campione di tossicodipendenti l’eroina è la sostanza d’abuso prevalente; se negli uomini la frequenza del cocainismo è tre volte maggiore rispetto alle donne, per quest’ultime i cannabinoidi costituiscono, invece, la seconda sostanza per frequenza. Conclusioni: dalla ricerca si evidenzia che il genere femminile presenta una maggiore comorbilità psichiatrica rispetto a quello maschile indipendentemente dall’oggetto della dipendenza patologica. Negli uomini il GAP e la tossicodipendenza, in accordo con la letteratura, sembrerebbero associati a tratti antisociali di personalità, in particolare nel GAP. Sembra, dunque, che la dipendenza rappresenti una modalità di gestione della sofferenza psichica, in particolare nel gruppo delle donne tossicodipendenti che sviluppano addiction in età precoce, l’uso di sostanze potrebbe aggravare un quadro psicopatologico già presente prima della tossicodipendenza stessa a causa dell’esposizione a un contesto a rischio di abuso psichico e fisicoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.