In questo lavoro si affronta la preparazione di compositi biodegradabili bioattivi a base policaprolattone (PCL) rinforzati con idrossiapatite (HA) sintetizzata in-situ tramite metodo sol-gel, potenzialmente sfruttabili come scaffold nella ricostruzione del tessuto osseo. Il metodo di sintesi proposto intende eliminare gli svantaggi connessi all’utilizzo dei componenti singoli del composito, permettendo di ottenere in un unico stadio di preparazione una fase inorganica rinforzante e porosa, costituita da HA pura, omogeneamente dispersa in una matrice polimerica. Lo scopo ultimo è quello di ottenere un biomateriale polimerico che, degradando in ambiente biologico, lasci scoperta la struttura di HA su cui possano attecchire le cellule per la ricostruzione del tessuto osseo. Inoltre, la matrice polimerica degradata lascia all’interno dello scaffold dei pori, i quali hanno dimensione adeguata al passaggio dei nutrienti e delle proteine, processi essenziali al processo biologico di ricostruzione del tessuto. Sono stati ottenuti compositi a diverso contenuto di HAP, ne è stata studiata la struttura cristallina e morfologica, ed è stata valutata la possibilità di stampare a compressione dei manufatti senza alterarne la struttura della fase inorganica.

Compositi biodegradabili rinforzati con idrossiapatite sintetizzata in situ per applicazioni in ingegneria tissutale / Fabbri, P; Bondioli, Federica; Messori, M; Ferrari, Am. - (2008), pp. 329-332. (Intervento presentato al convegno IX° AIMAT nel 2008-2 Luglio 2008).

Compositi biodegradabili rinforzati con idrossiapatite sintetizzata in situ per applicazioni in ingegneria tissutale

BONDIOLI, Federica;
2008-01-01

Abstract

In questo lavoro si affronta la preparazione di compositi biodegradabili bioattivi a base policaprolattone (PCL) rinforzati con idrossiapatite (HA) sintetizzata in-situ tramite metodo sol-gel, potenzialmente sfruttabili come scaffold nella ricostruzione del tessuto osseo. Il metodo di sintesi proposto intende eliminare gli svantaggi connessi all’utilizzo dei componenti singoli del composito, permettendo di ottenere in un unico stadio di preparazione una fase inorganica rinforzante e porosa, costituita da HA pura, omogeneamente dispersa in una matrice polimerica. Lo scopo ultimo è quello di ottenere un biomateriale polimerico che, degradando in ambiente biologico, lasci scoperta la struttura di HA su cui possano attecchire le cellule per la ricostruzione del tessuto osseo. Inoltre, la matrice polimerica degradata lascia all’interno dello scaffold dei pori, i quali hanno dimensione adeguata al passaggio dei nutrienti e delle proteine, processi essenziali al processo biologico di ricostruzione del tessuto. Sono stati ottenuti compositi a diverso contenuto di HAP, ne è stata studiata la struttura cristallina e morfologica, ed è stata valutata la possibilità di stampare a compressione dei manufatti senza alterarne la struttura della fase inorganica.
2008
Compositi biodegradabili rinforzati con idrossiapatite sintetizzata in situ per applicazioni in ingegneria tissutale / Fabbri, P; Bondioli, Federica; Messori, M; Ferrari, Am. - (2008), pp. 329-332. (Intervento presentato al convegno IX° AIMAT nel 2008-2 Luglio 2008).
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