Il sistema citoscheletrico dei microtubuli (MT) supporta funzioni vitali per la cellula, quali la morfogenesi, il trasporto intracitoplasmatico e la mitosi. Numerose evidenze scientifiche attestano che le proprietà dei MT dipendono dalla loro associazione con numerose proteine, come anche dall’insorgenza di modificazioni post-traduzionali. Dati sperimentali precedentemente ottenuti hanno evidenziato che in cellule LLC-MK2 (rene di scimmia) l’assetto altamente stabile dei MT, conseguente sia all’elevata espressione della proteina 4 associata ai MT (MAP4) sia all’acetilazione di α-tubulina, induce una condizione di resistenza all’infezione del virus influenzale umano A/NWS/33 (H1N1). In questo studio è stato sondato il possibile coinvolgimento di complessi multi-enzimatici assai rilevanti nell’economia cellulare, i proteasomi, nella riorganizzazione dell’assetto dei MT in corso di infezione sperimentale con il virus NWS/33 e con uno stipite influenzale A aviare (H1N1) in cellule LLC-MK2 e A549 (adenocarcinoma polmonare umano), caratterizzate da un diverso grado di permissività all’infezione. In una fase iniziale, sono stati esaminati gli effetti sulla resa dell’infezione di trattamenti chimici volti a inibire o attivare le funzioni proteolitiche dei proteasomi. Successivamente, è stata analizzata la riorganizzazione dei MT conseguente alla modulazione delle funzioni proteasomali. I risultati ottenuti evidenziano che l’inibizione dei proteasomi ha ripercussioni negative sul ciclo replicativo virale, mentre la loro attivazione favorisce l’esito dell’infezione. Inoltre, è stato appurato un ruolo differenziale dei proteasomi nella modificazione di assetto dei MT nei due modelli cellulari esaminati. Infatti, in cellule LLC-MK2 la proteolisi mediata dai proteasomi è favorevolmente cooptata dai virus influenzali per aumentare la dinamicità dei microtubuli tramite degradazione di MAP4 e α-acetil-tubulina, mentre nel modello A549 non si osserva un’analoga implicazione. Tale studio mette in luce l’ ”unicità” dell’interazione che intercorre tra virus influenzale e cellula ospite e attesta la capacità dei virus influenzali di cooptare il ruolo regolatorio dei proteasomi sull’omeostasi proteica allo scopo di contrastare fattori cellulari di resistenza all’infezione.
RUOLO DEI PROTEASOMI NELLA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA CITOSCHELETRICO DEI MICROTUBULI IN CORSO DI INFEZIONE SPERIMENTALE CON STIPITI DI VIRUS INFLUENZALE A (H1N1) IN MODELLI CELLULARI DI MAMMIFERO / DE CONTO, Flora; Torri, Deborah; Medici, Maria Cristina; Arcangeletti, Maria Cristina; Chezzi, Carlo; Calderaro, Adriana. - STAMPA. - Ottobre 2013:(2013), pp. 76-76. (Intervento presentato al convegno 41° Congresso della Società Italiana di Microbiologia (SIM) tenutosi a Riccione nel 13-16 ottobre 2013).
RUOLO DEI PROTEASOMI NELLA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA CITOSCHELETRICO DEI MICROTUBULI IN CORSO DI INFEZIONE SPERIMENTALE CON STIPITI DI VIRUS INFLUENZALE A (H1N1) IN MODELLI CELLULARI DI MAMMIFERO
DE CONTO, Flora;TORRI, Deborah;MEDICI, Maria Cristina;ARCANGELETTI, Maria Cristina;CHEZZI, Carlo;CALDERARO, Adriana
2013-01-01
Abstract
Il sistema citoscheletrico dei microtubuli (MT) supporta funzioni vitali per la cellula, quali la morfogenesi, il trasporto intracitoplasmatico e la mitosi. Numerose evidenze scientifiche attestano che le proprietà dei MT dipendono dalla loro associazione con numerose proteine, come anche dall’insorgenza di modificazioni post-traduzionali. Dati sperimentali precedentemente ottenuti hanno evidenziato che in cellule LLC-MK2 (rene di scimmia) l’assetto altamente stabile dei MT, conseguente sia all’elevata espressione della proteina 4 associata ai MT (MAP4) sia all’acetilazione di α-tubulina, induce una condizione di resistenza all’infezione del virus influenzale umano A/NWS/33 (H1N1). In questo studio è stato sondato il possibile coinvolgimento di complessi multi-enzimatici assai rilevanti nell’economia cellulare, i proteasomi, nella riorganizzazione dell’assetto dei MT in corso di infezione sperimentale con il virus NWS/33 e con uno stipite influenzale A aviare (H1N1) in cellule LLC-MK2 e A549 (adenocarcinoma polmonare umano), caratterizzate da un diverso grado di permissività all’infezione. In una fase iniziale, sono stati esaminati gli effetti sulla resa dell’infezione di trattamenti chimici volti a inibire o attivare le funzioni proteolitiche dei proteasomi. Successivamente, è stata analizzata la riorganizzazione dei MT conseguente alla modulazione delle funzioni proteasomali. I risultati ottenuti evidenziano che l’inibizione dei proteasomi ha ripercussioni negative sul ciclo replicativo virale, mentre la loro attivazione favorisce l’esito dell’infezione. Inoltre, è stato appurato un ruolo differenziale dei proteasomi nella modificazione di assetto dei MT nei due modelli cellulari esaminati. Infatti, in cellule LLC-MK2 la proteolisi mediata dai proteasomi è favorevolmente cooptata dai virus influenzali per aumentare la dinamicità dei microtubuli tramite degradazione di MAP4 e α-acetil-tubulina, mentre nel modello A549 non si osserva un’analoga implicazione. Tale studio mette in luce l’ ”unicità” dell’interazione che intercorre tra virus influenzale e cellula ospite e attesta la capacità dei virus influenzali di cooptare il ruolo regolatorio dei proteasomi sull’omeostasi proteica allo scopo di contrastare fattori cellulari di resistenza all’infezione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.