La ricerca svolta trae origine da uno studio sull’architettura conventuale e monastica presente nel centro storico della città di Parma e sull’influenza effettuata da questi sistemi complessi sullo sviluppo del tessuto urbano consolidato, per definire un metodo di rilievo integrato dalla scala urbana al dettaglio, generalizzabile al rilievo dei sistemi urbani complessi specialistici di origine storica. Nel caso specifico, a partire dalla ricostruzione storica effettuata attraverso fonti documentarie ed iconografiche, sia di tipo bibliografico che archivistico, è stata approfondita la vicenda costruttiva, a livello urbano e architettonico, dell’ex monastero di Sant’Uldarico, successivamente indagato nella sua consistenza attuale attraverso differenti metodologie integrate di rilievo architettonico in grado di affrontare nel modo più appropriato l’intera problematica: dal rilevamento diretto all’impiego delle tecnologie di tipo active sensing. Al di là delle considerazioni svolte sulla struttura d’insieme del chiostro, si è voluta concentrare l’attenzione sul particolare apparato decorativo interno, caratterizzato da colonne con capitelli molto diversi tra loro, sia al piano terra che nella loggia al primo piano. Il problema nell’analisi delle colonne è sorto scomponendole nelle tre parti principali (base, fusto e capitello) per lo studio separato delle proporzioni con le quali sono state costruite. Infatti se l’altezza totale delle colonne è costante, non è così per i tre elementi componenti che, anzi, hanno misure notevolmente diverse anche in colonne molto vicine. Il particolare apparato decorativo dei capitelli delle colonne del chiostro del monastero ha offerto lo spunto per un’indagine più approfondita degli specifici caratteri riferibili agli stilemi dell’epoca, utilizzando, nello studio formale degli elementi decorativi, strumenti in grado di restituire forme 3D con accuratezze adeguate ad un apparato decorativo particolare come quello analizzato.
Il chiostro di Sant'Uldarico a Parma: dall'iconografia storica al rilievo degli elementi decorativi. Una metodologia integrata per il rilievo, dalla scala urbana al dettaglio / Vernizzi, Chiara. - STAMPA. - (2013), pp. 100-107. (Intervento presentato al convegno Architettura eremitica. Sistemi progettuali e paesaggi culturali. Quarto convegno internazionale di studi. tenutosi a La Verna (AR) nel 20-22 settembre 2013).
Il chiostro di Sant'Uldarico a Parma: dall'iconografia storica al rilievo degli elementi decorativi. Una metodologia integrata per il rilievo, dalla scala urbana al dettaglio.
VERNIZZI, Chiara
2013-01-01
Abstract
La ricerca svolta trae origine da uno studio sull’architettura conventuale e monastica presente nel centro storico della città di Parma e sull’influenza effettuata da questi sistemi complessi sullo sviluppo del tessuto urbano consolidato, per definire un metodo di rilievo integrato dalla scala urbana al dettaglio, generalizzabile al rilievo dei sistemi urbani complessi specialistici di origine storica. Nel caso specifico, a partire dalla ricostruzione storica effettuata attraverso fonti documentarie ed iconografiche, sia di tipo bibliografico che archivistico, è stata approfondita la vicenda costruttiva, a livello urbano e architettonico, dell’ex monastero di Sant’Uldarico, successivamente indagato nella sua consistenza attuale attraverso differenti metodologie integrate di rilievo architettonico in grado di affrontare nel modo più appropriato l’intera problematica: dal rilevamento diretto all’impiego delle tecnologie di tipo active sensing. Al di là delle considerazioni svolte sulla struttura d’insieme del chiostro, si è voluta concentrare l’attenzione sul particolare apparato decorativo interno, caratterizzato da colonne con capitelli molto diversi tra loro, sia al piano terra che nella loggia al primo piano. Il problema nell’analisi delle colonne è sorto scomponendole nelle tre parti principali (base, fusto e capitello) per lo studio separato delle proporzioni con le quali sono state costruite. Infatti se l’altezza totale delle colonne è costante, non è così per i tre elementi componenti che, anzi, hanno misure notevolmente diverse anche in colonne molto vicine. Il particolare apparato decorativo dei capitelli delle colonne del chiostro del monastero ha offerto lo spunto per un’indagine più approfondita degli specifici caratteri riferibili agli stilemi dell’epoca, utilizzando, nello studio formale degli elementi decorativi, strumenti in grado di restituire forme 3D con accuratezze adeguate ad un apparato decorativo particolare come quello analizzato.File | Dimensione | Formato | |
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