Il lipofilling può essere utilizzato oltre che a correggere deficit di volume primitivi e secondari, anche per migliorare la condizione distrofica presente in caso di radiodermite. Si descrive il caso di una Paziente di 80 anni, affetta da radiodermite in seguito a trattamento radioterapico, successivo a mastectomia radicale. La Paziente è stata trattata con due sedute di lipofilling ed ha sviluppato, in sede di infiltrazione, un’ulcerazione cutanea, probabilmente dovuta ad eccessivo traumatismo e/o sfavorevole rapporto tra volume di tessuto adiposo infiltrato ed elasticità della sede ricevente. In generale si può affermare che innesti di piccole dimensioni hanno le maggiori possibilità di riuscita e che il riassorbimento è variabile e plurifattoriale. Il tessuto adiposo si presenta oggi come una risorsa importante di cellule staminali utili per la riparazione e rivitalizzazione dei tessuti, ma il suo attecchimento e il risultato finale dipendono strettamente dall’esperienza, dalle tecniche e dagli accorgimenti adottati per la manipolazione del tessuto prelevato.
Esperienza di lipofilling in un caso di radiodermite / Zucchi, Alfredo; F., Presta; B., De Felici; F., Zambito Spadaro; R., Tortorella; Fabrizi, Giuseppe. - (2012). (Intervento presentato al convegno Congresso Nazione Società Italiana di Dermatologia Chirurgica ed Oncologica tenutosi a Cervia nel 19-21 aprile 2012).
Esperienza di lipofilling in un caso di radiodermite.
ZUCCHI, Alfredo;FABRIZI, Giuseppe
2012-01-01
Abstract
Il lipofilling può essere utilizzato oltre che a correggere deficit di volume primitivi e secondari, anche per migliorare la condizione distrofica presente in caso di radiodermite. Si descrive il caso di una Paziente di 80 anni, affetta da radiodermite in seguito a trattamento radioterapico, successivo a mastectomia radicale. La Paziente è stata trattata con due sedute di lipofilling ed ha sviluppato, in sede di infiltrazione, un’ulcerazione cutanea, probabilmente dovuta ad eccessivo traumatismo e/o sfavorevole rapporto tra volume di tessuto adiposo infiltrato ed elasticità della sede ricevente. In generale si può affermare che innesti di piccole dimensioni hanno le maggiori possibilità di riuscita e che il riassorbimento è variabile e plurifattoriale. Il tessuto adiposo si presenta oggi come una risorsa importante di cellule staminali utili per la riparazione e rivitalizzazione dei tessuti, ma il suo attecchimento e il risultato finale dipendono strettamente dall’esperienza, dalle tecniche e dagli accorgimenti adottati per la manipolazione del tessuto prelevato.File | Dimensione | Formato | |
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