Un’ex monastero certosino, semisconosciuto al pubblico e poco indagato dalla storiografia locale, sorge nella prima campagna a nord di Parma. Sia per la distanza dalla città che seppur breve consente una totale immersione nella natura, sia per un forte senso di chiusura verso l’esterno (amplificato dalle alte mura che circondano l’attuale scuola di formazione della polizia penitenziaria), in questi antichi spazi ancor oggi si percepisce il silenzio che un tempo accompagnava la preghiera e la solitudine dei monaci. La fondazione duecentesca, voluta da un benefattore attento conoscitore dell’ordine, inserisce quest’opera nel primo periodo dell’istituto, quello della rigida osservanza delle Consuetudini e del profondo connubio di vita cenobitica ed eremitica. Poco è rimasto del complesso originale, forse il piccolo chiostro e la sagrestia: il primo monastero infatti fu demolito durante i moti bellici del XVI sec. e subito dopo ricostruito, realizzando i nuovi chiostri e gli spazi comuni; una nuova chiesa, a croce greca con cupola centrale, fu realizzata tra i secc. XVII-XVIII. Trasformato dopo la soppressione degli istituti claustrali in fabbrica di tabacchi, l’ex monastero subì le modifiche più consistenti nel XX sec. con l’ubicazione al suo interno prima di un riformatorio e infine della scuola di polizia. In un complesso che seppur modificato conserva gran parte degli spazi cinquecenteschi (il chiostro piccolo, la galilea, il refettorio, la sala capitolare e gran parte delle celle dei monaci), il rilievo integrato in fase di esecuzione è il primo passo per lo studio e la documentazione di questo ex spazio certosino, nel tentativo di comprenderne le trasformazioni e di giungere alla più corretta lettura delle vicende storico-architettoniche principali. Rilievo fotogrammetrico e rilievo Laser Scanner 3D hanno concorso a una definizione più dettagliata della chiesa in quanto oggetto di maggior pregio, luogo in cui gli spazi interni si ampliano oltre i confini murari grazie all’illusionismo scenografico degli affreschi realizzati dai più famosi artisti locali.

Il rilievo integrato per lo studio e la documentazione di un patrimonio dimenticato: la certosa di Parma / Bianchi, Giorgia; Zerbi, Andrea. - (2012), pp. 358-367. (Intervento presentato al convegno Terzo Convegno Internazionale di Studi - Architettura eremitica. Sistemi progettuali e paesaggi culturali tenutosi a Camaldoli (AR) nel 21-23 settembre 2012).

Il rilievo integrato per lo studio e la documentazione di un patrimonio dimenticato: la certosa di Parma

BIANCHI, Giorgia;ZERBI, Andrea
2012-01-01

Abstract

Un’ex monastero certosino, semisconosciuto al pubblico e poco indagato dalla storiografia locale, sorge nella prima campagna a nord di Parma. Sia per la distanza dalla città che seppur breve consente una totale immersione nella natura, sia per un forte senso di chiusura verso l’esterno (amplificato dalle alte mura che circondano l’attuale scuola di formazione della polizia penitenziaria), in questi antichi spazi ancor oggi si percepisce il silenzio che un tempo accompagnava la preghiera e la solitudine dei monaci. La fondazione duecentesca, voluta da un benefattore attento conoscitore dell’ordine, inserisce quest’opera nel primo periodo dell’istituto, quello della rigida osservanza delle Consuetudini e del profondo connubio di vita cenobitica ed eremitica. Poco è rimasto del complesso originale, forse il piccolo chiostro e la sagrestia: il primo monastero infatti fu demolito durante i moti bellici del XVI sec. e subito dopo ricostruito, realizzando i nuovi chiostri e gli spazi comuni; una nuova chiesa, a croce greca con cupola centrale, fu realizzata tra i secc. XVII-XVIII. Trasformato dopo la soppressione degli istituti claustrali in fabbrica di tabacchi, l’ex monastero subì le modifiche più consistenti nel XX sec. con l’ubicazione al suo interno prima di un riformatorio e infine della scuola di polizia. In un complesso che seppur modificato conserva gran parte degli spazi cinquecenteschi (il chiostro piccolo, la galilea, il refettorio, la sala capitolare e gran parte delle celle dei monaci), il rilievo integrato in fase di esecuzione è il primo passo per lo studio e la documentazione di questo ex spazio certosino, nel tentativo di comprenderne le trasformazioni e di giungere alla più corretta lettura delle vicende storico-architettoniche principali. Rilievo fotogrammetrico e rilievo Laser Scanner 3D hanno concorso a una definizione più dettagliata della chiesa in quanto oggetto di maggior pregio, luogo in cui gli spazi interni si ampliano oltre i confini murari grazie all’illusionismo scenografico degli affreschi realizzati dai più famosi artisti locali.
2012
9788879705806
Il rilievo integrato per lo studio e la documentazione di un patrimonio dimenticato: la certosa di Parma / Bianchi, Giorgia; Zerbi, Andrea. - (2012), pp. 358-367. (Intervento presentato al convegno Terzo Convegno Internazionale di Studi - Architettura eremitica. Sistemi progettuali e paesaggi culturali tenutosi a Camaldoli (AR) nel 21-23 settembre 2012).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11381/2490037
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