L’era delle reti sociali propone una nuova fenomenologia della saturazione e mette in evidenza diverse strategie per fronteggiarla: da una saturazione dello spazio indotta dall’eccesso di beni si passa ad una dimensione correlata all’eccesso di informazioni e di connessioni. In questo contesto, il tempo diventa il parametro della saturazione. Nel tempo dell’eccesso beni e merci affollano luoghi fisici, saturando spazi e bisogni, con rischi palesi di disfunzionalità, non solo nell’uso delle risorse ambientali, ma prima ancora nella nostra personale capacità di scelta. Il paradosso della scelta, già messo in luce dalla letteratura, non ha impedito che il nostro spazio si popolasse di oggetti, saturando luoghi e bisogni. Il pieno delle merci comprime lo spazio dello stesso desiderio, velocemente soddisfatto ancora prima della sua espressione. Le manifestazioni della saturazione non riguardano solo lo spazio materiale, quanto quello soggettivo, emotivo e mentale. Il paradosso della scelta sollecita strategie di semplificazione, euristiche che consentano di ridurre l’incertezza dell’errore e anche strategie di de-saturazione. Il tempo dell’accesso ci pone di fronte ad altre condizioni di saturazione che si dispongono sul versante del tempo piuttosto che su quello delle risorse materiali. Come si ripropone, nel nuovo contesto, il paradosso della scelta? La rete ci propone una smaterializzazione dello spazio. Proprio mentre lo spazio diviene un’illimitata arena di beni virtuali, il tempo si comprime, affollato di opportunità di informazioni, stimoli, messaggi. La saturazione si sposta dal piano dello spazio al piano del tempo. Quali sono gli effetti della saturazione del tempo e quali strategie mettono in atto gli individui per rispondere all’eccesso nell’era della connessione perpetua?
La saturazione nell’era delle reti sociali: dallo spazio al tempo / Franchi, Maura. - In: SPAZIO FILOSOFICO. - ISSN 2038-6788. - 6:(2012), pp. 431-441.
La saturazione nell’era delle reti sociali: dallo spazio al tempo
FRANCHI, MAURA
2012-01-01
Abstract
L’era delle reti sociali propone una nuova fenomenologia della saturazione e mette in evidenza diverse strategie per fronteggiarla: da una saturazione dello spazio indotta dall’eccesso di beni si passa ad una dimensione correlata all’eccesso di informazioni e di connessioni. In questo contesto, il tempo diventa il parametro della saturazione. Nel tempo dell’eccesso beni e merci affollano luoghi fisici, saturando spazi e bisogni, con rischi palesi di disfunzionalità, non solo nell’uso delle risorse ambientali, ma prima ancora nella nostra personale capacità di scelta. Il paradosso della scelta, già messo in luce dalla letteratura, non ha impedito che il nostro spazio si popolasse di oggetti, saturando luoghi e bisogni. Il pieno delle merci comprime lo spazio dello stesso desiderio, velocemente soddisfatto ancora prima della sua espressione. Le manifestazioni della saturazione non riguardano solo lo spazio materiale, quanto quello soggettivo, emotivo e mentale. Il paradosso della scelta sollecita strategie di semplificazione, euristiche che consentano di ridurre l’incertezza dell’errore e anche strategie di de-saturazione. Il tempo dell’accesso ci pone di fronte ad altre condizioni di saturazione che si dispongono sul versante del tempo piuttosto che su quello delle risorse materiali. Come si ripropone, nel nuovo contesto, il paradosso della scelta? La rete ci propone una smaterializzazione dello spazio. Proprio mentre lo spazio diviene un’illimitata arena di beni virtuali, il tempo si comprime, affollato di opportunità di informazioni, stimoli, messaggi. La saturazione si sposta dal piano dello spazio al piano del tempo. Quali sono gli effetti della saturazione del tempo e quali strategie mettono in atto gli individui per rispondere all’eccesso nell’era della connessione perpetua?File | Dimensione | Formato | |
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