Tipo di studio: pazienti traumatizzati con lesioni epatiche trattati mediante embolizzazione, senza resezione chirurgica. Scopo: valutare il ruolo dell’embolizzazione arteriosa nella gestione dei pazienti con trauma epatico sanguinante, come alternativa all’intervento chirurgico open di resezione epatica. Materiali e metodi: la nostra casistica si compone di 18 pazienti con trauma epatico sanguinante giunti al Pronto Soccorso in un periodo di 4 anni, dal 2007 al 2011, e trattati con embolizzazione arteriosa. Tutti i pazienti inseriti nello studio presentavano alla TC total body eseguita secondo il protocollo di screening per politrauma una lesione epatica di II, III, IV o V grado in base alla classificazione della Società Americana per la Chirurgia dei Traumi e sono stati trattati o con la sola embolizzazione arteriosa tramite Spongel e/o spirali RM compatibili e/o particelle, o con packing chirurgico compressivo e successiva embolizzazione arteriosa. Solo in un caso l’embolizzazione non è stata sufficiente a risolvere il quadro e, a distanza di alcuni giorni, persistendo l’anemizzazione da sanguinamento epatico, si è resa necessaria l’esecuzione di un’epatectomia destra. Risultati: in tutti i pazienti trattati, escluso uno, abbiamo ottenuto un ottimo controllo finale con arresto di tutti i foci di sanguinamento attivo e risalita dei valori pressori. Conclusioni: l’embolizzazione arteriosa ha permesso in 17 casi su 18 l’arresto del sanguinamento attivo a carico del parenchima epatico, con conseguente buona stabilizzazione emodinamica, diminuzione della necessità di trasfusioni di sangue e infine mancato ricorso ad interventi chirurgici resettivi e demolitivi sul parenchima epatico.
RUOLO DELL’EMBOLIZZAZIONE ARTERIOSA NELLA GESTIONE DEI TRAUMI EPATICI / B. o. s. s. a. l. i. n. i., M.; Bosi, C.; Epifani, E.; Larini, P.; Rossi, Cristina. - (2012).
RUOLO DELL’EMBOLIZZAZIONE ARTERIOSA NELLA GESTIONE DEI TRAUMI EPATICI
ROSSI, Cristina
2012-01-01
Abstract
Tipo di studio: pazienti traumatizzati con lesioni epatiche trattati mediante embolizzazione, senza resezione chirurgica. Scopo: valutare il ruolo dell’embolizzazione arteriosa nella gestione dei pazienti con trauma epatico sanguinante, come alternativa all’intervento chirurgico open di resezione epatica. Materiali e metodi: la nostra casistica si compone di 18 pazienti con trauma epatico sanguinante giunti al Pronto Soccorso in un periodo di 4 anni, dal 2007 al 2011, e trattati con embolizzazione arteriosa. Tutti i pazienti inseriti nello studio presentavano alla TC total body eseguita secondo il protocollo di screening per politrauma una lesione epatica di II, III, IV o V grado in base alla classificazione della Società Americana per la Chirurgia dei Traumi e sono stati trattati o con la sola embolizzazione arteriosa tramite Spongel e/o spirali RM compatibili e/o particelle, o con packing chirurgico compressivo e successiva embolizzazione arteriosa. Solo in un caso l’embolizzazione non è stata sufficiente a risolvere il quadro e, a distanza di alcuni giorni, persistendo l’anemizzazione da sanguinamento epatico, si è resa necessaria l’esecuzione di un’epatectomia destra. Risultati: in tutti i pazienti trattati, escluso uno, abbiamo ottenuto un ottimo controllo finale con arresto di tutti i foci di sanguinamento attivo e risalita dei valori pressori. Conclusioni: l’embolizzazione arteriosa ha permesso in 17 casi su 18 l’arresto del sanguinamento attivo a carico del parenchima epatico, con conseguente buona stabilizzazione emodinamica, diminuzione della necessità di trasfusioni di sangue e infine mancato ricorso ad interventi chirurgici resettivi e demolitivi sul parenchima epatico.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.